Sfide impegnative e progetti futuri
Dal 19 ottobre al 6 novembre 2018, il superiore generale, p. Fernando García ed io siamo andati a visitare i nostri confratelli che lavorano in Mozambico. Il viaggio coincideva con la celebrazione dei 20 anni della presenza saveriana in questa terra mozambicana ed è stata un’occasione per ringraziare Dio per quello che ha potuto compiere e continua a fare per il popolo mozambicano tramite i nostri confratelli.
In tutto, sono 12 i saveriani che lavorano in Mozambico, divisi in 4 comunità: tre si trovano nell’arcidiocesi di Beira (comunità di Dondo, Sena e Chemba) e una nella diocesi di Tete (la comunità di Charre). In queste quattro comunità, abbiamo le parrocchie dove i confratelli sono impegnati in tutti i campi: catechesi, formazione dei responsabili, accompagnamento di diversi gruppi parrocchiali, educazione, servizio della carità e impegno per la giustizia e la pace. Nelle parrocchie di Chemba e di Charre, i confratelli accolgono ragazzi e ragazze dei villaggi lontani, dove non ci sono scuole. A loro viene fornita una formazione cristiana, umana e un’educazione civica. Un domani saranno loro la classe dirigente del Mozambico.
Per i confratelli, il Mozambico è davvero una terra di primo annuncio, dove il vangelo deve essere ancora accolto con tutta la sua ricchezza da tante persone. Le sfide non mancano: povertà, assenza delle infrastrutture, sincretismo religioso, proliferazione delle sette protestanti provenienti dal Brasile, invasione delle multinazionali e sistema politico di matrice socialista.
Siamo stati particolarmente colpiti dall’accoglienza del popolo mozambicano, dalla generosità della gente nella loro povertà e dall’esempio di vita cristiana di coloro che hanno accolto Cristo tramite la fede.
Tra i tanti frutti della presenza saveriana in Mozambico, ci sono anche il gruppo degli amici dei missionari saveriani (GAMIX) che è nato quest’anno, e un gruppo di laici che vogliono condividere il carisma saveriano, aiutare e lavorare a fianco dei nostri confratelli. Come saveriani, fra due o tre anni, vogliamo aprire una casa di formazione per accogliere i giovani mozambicani che vorrebbero consacrare la loro vita nella famiglia saveriana per la missione. Piano piano, il carisma saveriano prende radici in Mozambico.
Ringraziamo il Signore per il dono della missione che ci ha affidato e ricordiamo nella preghiera i nostri confratelli e le persone che, in tanti modi, rendono possibile l’annuncio della Buona Novella nella terra mozambicana.