Ponti di riconciliazione tra noi
Spesso riteniamo che i nostri peccati ci allontanino dal Signore. In realtà, peccando, Lui ci vede nel pericolo e viene a cercarci. Dio non si rassegna mai alla possibilità che qualcuno rimanga estraneo al suo amore. Con le nostre sole forze non ce la facciamo a riconciliarci con Lui. Lontano da Dio non abbiamo più una meta, diventiamo “erranti”. La distanza tra noi e Lui può diventare un baratro. Tuttavia, Gesù viene a cercarci come un bravo pastore che cerca la pecora perduta (Lc 15,4-6). Lui ricostruisce il ponte che ci ricongiunge al Padre.
«Lasciatevi riconciliare con Dio!» (2 Cor 5,20), il grido che l’apostolo Paolo rivolse ai primi cristiani di Corinto, oggi vale per tutti noi. La comunità cristiana può e deve favorire il ritorno sincero a Dio di quanti sentono la sua nostalgia.
Riscopriamo il bisogno della tenerezza e della vicinanza del Padre per ritornare a Lui con tutto il cuore.
Fare esperienza della riconciliazione con Dio permette di scoprire la necessità di altre forme di riconciliazione: nelle famiglie, nei rapporti interpersonali, nelle comunità ecclesiali, come pure nelle relazioni sociali e internazionali. Nel mondo ci sono più nemici che amici. Facciamo ponti di riconciliazione anche fra noi, cominciando dalla stessa famiglia.
La riconciliazione è anche un servizio alla pace. Lasciamoci riconciliare con Dio per diventare nuove creature e poter irradiare la sua misericordia in mezzo alla gente. La pace non è impresa facile, soprattutto a causa della guerra, che inaridisce i cuori e accresce violenza e odio.
Vi esorto a non scoraggiarvi. Aprite i vostri cuori a Dio Padre misericordioso. Di fronte alle sfide di ogni giorno, fate risplendere la speranza cristiana.