Le avventure sono ancora di moda
Vi racconto il viaggio in treno da Dondo a Sena, in Mozambico. Compro il biglietto martedì mattina alla stazione ferroviaria di Dondo; il treno parte alle 20 e mi consigliano di arrivare qualche minuto prima. Alle 19 e 45 sono già in stazione. Il treno arriva verso le 20 e 30 e alle 21 tenta la partenza. Dico "tenta", perché per tre volte avanza per circa 500 metri e poi torna indietro. La quarta volta è quella buona!
Sei cuccette e… di tutto
Viaggio nell'unica carrozza di seconda classe, mentre le altre sono di terza; la prima non esiste. Sono in uno scompartimento con sei cuccette. Con me ci sono una ragazza con il fidanzato, altri due giovani e una vecchietta che viene messa nella cuccetta più alta, insieme a due sacchi (probabilmente di manioca), che il capotreno aveva assolutamente proibito di far entrare nello scompartimento. La vecchietta andava a Moatize, ultima fermata del viaggio. Rimango in piedi fino alle 22 e 30; poi mi stendo in cuccetta.
Qui non esiste molto il senso della privacy. Gli altri compagni di viaggio chiacchierano e riescono a trovare argomenti per conversare ore filate, mentre la ragazza e il fidanzato ascoltano musica romantica con il cellulare, che sembrava avere un amplificatore degno di un concerto dei Rolling Stones, e con una batteria che non si scaricava mai!
Il guasto alla locomotiva
Riesco comunque a sonnecchiare. Verso mezzanotte mi accorgo che il treno si ferma, anche per una certa agitazione che c’è in carrozza; sento che parlano di un'avaria molto seria. Non ci faccio tanto caso, perché voglio dormire.
Al mattino, verso le cinque e mezza, il treno riprende la sua corsa e alle 6 e 15 si ferma. Guardo fuori dal finestrino e vedo la scritta della stazione: “Mwanza”. Dalle 21 e 15 della sera prima alle 6 e 15 del mattino seguente avevamo percorso appena 90 chilometri!
Il guasto della locomotiva si era verificato a Derunde, 20 chilometri prima, e avevano dovuto sostituirla con un'altra che era partita da Dondo. Solo che anche quella, appena arrivata, non era in eccellenti condizioni; avevano dovuto togliere dell'olio da quella guasta per metterlo nel compressore (per i freni?) della seconda.
La rugiada sulle rotaie
Da Mwanza si riparte bene per un tratto, poi ci si ferma di nuovo e si riparte a stento con una velocità attorno ai 10 Km/h. A questo punto non so che fare. Ce la farà il treno ad arrivare a Sena? Scendo e prendo un altro mezzo, continuando su strada? Ma a lnhaminga è molto difficile trovare mezzi di trasporto; bisogna tentare l'autostop.
Chiedo informazioni al personale delle ferrovie sulle condizioni del treno. Il guasto era dovuto al fatto che c’era un tratto in leggera salita e le rotaie erano bagnate di rugiada e le ruote pattinavano, scivolavano girando a vuoto; ma da lnhaminga non ci sarebbero più stati problemi! Rimango in treno, sperando nella buona stella.
In macchina su strada
A Magagade, ultima stazione prima di Sena, un giovane del mio scompartimento vede che c'è una macchina ferma in strada con i suoi amici (partiti da Beira al mattino). Combina con loro e mi propone se voglio fare gli ultimi chilometri in macchina per guadagnare una o due ore. Scendiamo dal treno e, in macchina, mi accompagnano fino alla casa parrocchiale di Sena: sono le quattro del pomeriggio.
Penso alla Tav e al treno ltalo, di cui ho letto su internet qualche giorno fa. Ma sarà vero?