La lotta quotidiana di p. Virginio
Dal punto di vista medico, p. Virginio ora si trova presso l'Unità Spinale dell’ospedale Niguarda di Milano per la riabilitazione. Dopo la prima settimana di esercizi in palestra, muove abbastanza bene anche il braccio destro.
Padre Virginio è a letto o sulla sedia a rotelle, con continue flebo di antibiotico e idratazione; tutti i giorni, mattina e pomeriggio, è portato in palestra per i suoi esercizi. Sta combattendo anche contro una piaga formatasi nel fondo schiena e contro la febbre.
Il suo morale è molto alto: conoscendo mio fratello, non avevo dubbi su questo. Ci mette tutta la grinta possibile e vi assicuro che, quando esco dalla sua stanza di ospedale, ho una serenità addosso ed è lui che me la trasmette.
Sono felice che non vi siate dimenticati di mio fratello. Se potete, chiamatelo al telefono; non riesce ancora a tenerlo tanto tempo in mano e quindi glielo porto io, quando vado a dargli da mangiare, e lui è felicissimo di richiamare chi l’ha contattato.
I saveriani di Desio si sono attivati con alcuni volontari per darmi una mano, e quindi la sera vanno loro a dargli da mangiare. Così per me c'è un po’ di sollievo.
Ecco quello chi mi ha detto di comunicarvi:
“Carissimi, ancora una Pasqua! La resurrezione di Cristo sia per tutti noi sorgente di luce, di vita e di speranza. Sappiamo che prima di arrivare alla Pasqua, Cristo ha donato la sua vita per noi sulla croce.
Anche noi doniamo le nostre croci perché, unite alla sua, diventino resurrezione. Vi ricordo tutti con grande affetto: siete nel mio cuore e invoco su di voi la benedizione del Signore”.
p. Virginio Simoncelli, sx.