Vinci l’indifferenza e conquista la pace
Dal messaggio di papa Francesco per la Giornata missionaria mondiale, 1° gennaio 2016.
Dio non è indifferente! A Dio importa dell’umanità, Dio non l’abbandona! La pace è dono di Dio, affidato a tutti gli uomini e a tutte le donne che sono chiamati a realizzarlo. L’indifferenza costituisce una minaccia per la famiglia umana.
L’indifferente chiude il cuore per non prendere in considerazione gli altri, chiude gli occhi per non vedere ciò che lo circonda. La prima forma di indifferenza nella società umana è quella verso Dio, dalla quale scaturisce anche l’indifferenza verso il prossimo e il creato.
C’è chi è ben informato, ascolta la radio, legge i giornali o assiste a programmi televisivi, ma lo fa in maniera tiepida, quasi in una condizione di assuefazione: queste persone conoscono vagamente i drammi che affliggono l’umanità ma non si sentono coinvolte, non vivono la compassione. Quasi senza accorgercene, siamo diventati incapaci di provare compassione per gli altri.
L’indifferenza provoca soprattutto chiusura e disimpegno, e così finisce per contribuire all’assenza di pace con Dio, con il prossimo e con il creato. Dio, invece, non è indifferente. Dio, fin dagli inizi dell’umanità, si interessa alla sorte dell’uomo.
Il linguaggio e i gesti della chiesa devono trasmettere misericordia per penetrare nel cuore delle persone. Nelle nostre parrocchie, nelle comunità, nelle associazioni e nei movimenti, insomma, dovunque vi sono dei cristiani, chiunque deve poter trovare un’oasi di misericordia. Quante famiglie, in mezzo a tante difficoltà lavorative e sociali, si impegnano concretamente per educare i loro figli “controcorrente”, ai valori della solidarietà, della compassione e della fraternità!
In quest’anno giubilare, desidero formulare un pressante appello ai responsabili degli Stati a compiere gesti concreti in favore di chi soffre per la mancanza di lavoro, terra e casa.