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Festa dei familiari cremonesi

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Le braccia aperte di Dio Padre, nel grande mosaico dell’abside del Santuario Confortiano a Parma, hanno accolto i familiari dei missionari Saveriani cremonesi in festa, alla casa madre di Parma, lo scorso 1° maggio, nel giorno dedicato a San Giuseppe lavoratore. La Celebrazione Eucaristica è stata preceduta dall’accoglienza di p. Nicola Colasuonno, rettore del santuario, che ha presentato i quattro nuovi diaconi saveriani (provenienti da Burundi, Congo e Indonesia), recentemente ordinati dal vescovo saveriano mons. Natale Paganelli. Erano presenti anche i cari padri del quarto piano che hanno fatto corona all’altare.La Santa Messa, animata dagli studenti della Teologia internazionale, è stata presieduta da p. Alfredo Turco che ha sottolineato l’importanza della casa madre di Parma, luogo fondante del carisma saveriano e dell’azione/animazione missionaria stessa, “il nido degli aquilotti”, come amava definirla San Guido. Il fulcro dell’omelia è stato il Vangelo del “figlio del carpentiere”, che possiede la sapienza di Dio, rivelata ai piccoli e ai semplici e nascosta ai farisei e agli scribi che non sanno accogliere la parola di Dio. Poiché tutto si compie nel nome del Signore nostro Gesù Cristo in parole e opere, p. Alfredo ci ha esortati al servizio semplice e umile nella carità, uniti al figlio del carpentiere. Anche i nuovi diaconi hanno ricevuto il segno del grembiule, simbolo del servizio, da utilizzare quotidianamente, con il richiamo al sacrificio e al servizio dei genitori che hanno donato un figlio. Il servizio e il grembiule sono un binomio inscindibile, nel quale inserire anche la dimensione del lavoro che deve essere dignitoso e contribuire all’armonia del creato. Non si lavora per il profitto, come ci ricorda Papa Francesco, ma per la dignità. Dio stesso ha sperimentato, per mezzo di Gesù, le gioie e i dolori del sudore e delle fatiche del lavoro. Anche nel servizio ritroviamo la dignità. Mons. Conforti amava ripetere che se anche tutte le banche fallissero, la Provvidenza di Dio non fallirà mai.Nella festa di san Giuseppe lavoratore è stata ricordata anche la figura di Padre Uccelli, grande devoto dello sposo di Maria che ripeteva in continuazione: “San Giuseppe, pensateci voi!” Padre Alfredo ha poi paragonato i genitori credenti che donano i figli al Signore al vecchio Abramo. E la loro fede sarà ancora più completa e perfetta grazie a questa disponibilità ad assecondare i piani di Dio.L’ultimo pensiero è andato ai futuri beati del Congo, la cui beatificazione è prevista il 18 agosto ad Uvira e assumerà una dimensione internazionale. Le celebrazioni proseguiranno poi anche a Parma, Vicenza e Bergamo con il richiamo a questi esempi illuminanti per il nostro cammino. Al termine della Santa Messa, ci siamo ritrovati in “Sala conferenze” per gli aggiornamenti della famiglia saveriana. Due le grandi novità in cantiere. La prima riguarda il trasferimento della teologia di Parma alla casa di Desio, dove assumerà un carattere “europeo” e gli studenti frequenteranno la teologia del PIME di Monza. In questo modo, la palazzina dell’attuale Teologia diventerebbe un punto di riferimento per l’accoglienza dei Saveriani dal mondo intero che non hanno ancora avuto modo di visitare la Casa Madre di Parma e di attingere alla fonte del carisma della congregazione. Questo è stato caldamente auspicato nel recente Capitolo generale della scorsa estate, affinché Parma sia valorizzata come centro della saverianità. Sempre nello stesso stabile vi sarà la possibilità di ospitare laici in formazione per vivere esperienze missionarie con le comunità saveriane sparse nei cinque continenti. La seconda novità riguarda il progetto di evangelizzazione digitale “Armonia tra le religioni” grazie alla collaborazione gratuita con la compagnia cinematografica on line Studio Gambit. Si tratta di un viaggio, in 7 episodi nelle missioni saveriane (che trasmetterà Netflix), presentando sia le maggioranze che le minoranze religiose. È la dimostrazione di come le religioni possono incontrarsi quotidianamente senza conflitti e di proporre un annuncio del Vangelo in un mondo “non cristiano” come quello digitale. Le persone coinvolte si recheranno gratuitamente sul posto per il servizio e le missioni saveriane garantiranno loro vitto e alloggio. Restano però da pagare i biglietti per il volo e, per chi vuole, si può contribuire attraverso una sottoscrizione a questo link: https://gofund.me/5f1e06db La festa è proseguita gioiosamente con il pranzo in refettorio, seguito da un momento di musica e svago che ha coinvolto studenti, missionari e familiari con l’augurio di tenersi sempre in contatto e l’invito a passare più spesso dalla Casa Madre di Parma come ospiti graditi.



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