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Brescia: Una tavola rotonda con i politici

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Missione e obiettivi del millennio

Domenica 27 maggio, nella chiesa di San Cristo dai saveriani, si è svolto il convegnomissionario della diocesi di Brescia. Il tema su cui riflettere era in effetti una domanda: "Quale impegno per quale missione?". Una domanda interessante e importante, molto attuale. Dispiace che i partecipanti siano stati pochi, rispetto alle grandi potenzialità e al forte impegno di tanti gruppi missionari e altrettante comunità cristiane in diocesi.

Il pomeriggio di sabato 26, nel salone "Romanino" dei saveriani, il centro missionario ha organizzato una tavola rotonda un po' insolita, in cui sono stati chiamati a confronto rappresentanti della diocesi, dei missionari, delle organizzazioni di volontariato, delle amministrazioni pubbliche e dei politici.

Tutti erano chiamati ad esprimersi sul proprio impegno nella "Campagna per realizzare gli obiettivi del millennio". Si tratta di una Campagna importante, soprattutto per i popoli più impoveriti, verso i quali è richiesto un "salto di qualità" nella cooperazione tra nazioni benestanti e nazioni disagiate.

Un mondo vivibile per tutti

Ha introdotto la tavola rotonda Roberto Rossini, delle Acli bresciane: "Gli obiettivi del millennio hanno lo scopo di rendere il nostro mondo più vivibile per tutti. Come cristiani, siamo contenti di avere proposte di speranza per l'umanità di oggi. Per noi, infatti, la storia ha un senso e si muove verso una direzione, che noi non conosciamo pienamente, ma crediamo sia sempre guidata dalla pina Provvidenza.

Possiamo farcela! Ben 189 governi si sono impegnati a metterci la volontà politica per raggiungere questi grandi obiettivi. Intanto, noi della società civile vogliamo pentare più consapevoli e fare la nostra parte per premere sui governi, affinché prendano le decisioni giuste".

Con il passare degli anni...

Giuseppe Mattei, della Fondazione Tovini, ha fatto notare che Brescia è la sede di ben cinque grandi Ong internazionali, solide e complementari tra loro: Medicus Mundi per la sanità, Scaipper l'assistenza; Sipec per la formazione professionale; Svi per lo sviluppo; Tovini per la formazione pedagogica. Un frutto della collaborazione è certamente il volume per i giovani, pubblicato insieme.

Una notizia buona: "La disponibilità dei giovani verso un servizio di cooperazione seria, anche per vari anni. Continuiamo a sensibilizzare i giovani, perché sono la migliore e più importante risorsa, sia per la società italiana sia per il benessere dei popoli", ha affermato il Mattei. Si è poi rivolto ai politici: "Con il passare degli anni, invece che aumentare il finanziamento pubblico è diminuito, tanto che le Ong hanno difficoltà a operare. A quando una sostanziale riforma della legge 49/87, in modo da renderla adeguata ai tempi?".

Siamo altamente inadempienti!

Salvinelli Giuseppe, a nome della Focsiv - la Federazione di 60 Ong di ispirazione cristiana -, dopo aver elencato gli otto "obiettivi del millennio", si è domandato: "Siamo in grado di arrivarci?". Qualche dubbio c'è, se è stata lanciata la Campagna "Prima che sia troppo tardi", proprio per fare pressione sui governi responsabili. Infatti, metà del tempo è passato, ma siamo molto in ritardo sulla tabella di marcia.

Un esempio sono gli "aiuti per lo sviluppo" che, entro il 2015, dovrebbero raggiungere lo 0,70% del Pil. Nel 2006, i 15 paesi più ricchi hanno versato in media lo 0,33. Ma l'Italia è ferma allo 0,20 (di cui il 44% è solo cancellazione del debito); per cui l'aiuto effettivo è solo di 0,11 per cento. "L'Italia è altamente inadempiente. I politici facciano il loro dovere. Facciano una scaletta per fissare le tappe e mantengano le promesse", concludeva il Salvinelli.



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