Incontri in Sardegna: Saveriani, familiari e collaboratori insieme
Maggio è pentato un mese di incontri di famiglia, con i parenti e con gli amici, con le delegate e i delegati missionari della Sardegna, per mantenere vivi lo spirito di solidarietà e lo zelo per la missione. A Macomer, l'incontro con i familiari si è svolto il 6 maggio; quello con le delegate, il 13 maggio. A Cagliari, delegate e delegati missionari si sono incontrati il 27 maggio.
Quest'anno hanno partecipato i... "pezzi grossi" dell'istituto saveriano. A Macomer era presente il consigliere generale p. Robledo Guadalupe, amichevolmente chiamato "Lupo", per la prima volta in Sardegna. A Cagliari c'erano il vice-generale p. Luigi Menegazzo e p. Carlo Pozzobon, superiore dei saveriani in Italia.
Ricordando padre Casula
La festa dei familiari ha coinciso con il trigesimo della morte del compianto p. Ivaldo Casula. Così p. Robledo si è recato a Guasila, paese natale di p. Ivaldo, per celebrare la santa Messa attorniato dalla famiglia e dalla comunità parrocchiale.
Nell'omelia, p. Robledo ha richiamato due lettere di padre Ivaldo, che testimoniano la sua scelta missionaria, secondo il carisma del beato Conforti. Nel 1970, per l'ordinazione sacerdotale aveva scritto: "So di non essere degno, ma so anche che il Signore si serve dei deboli per le sue opere. Desidero con gioia essere sacerdote missionario per essere di aiuto all’amore di Cristo che vuole raggiungere tutti gli uomini".
Nel 2000, così scriveva al superiore generale: "Dio sa che non mi sono risparmiato nei vari compiti a me affidati dall’obbedienza. Ancor prima del noviziato ho messo la mia vita a disposizione del Signore Gesù. Da allora la mia vita non mi appartiene. Se il Signore lo desidera, può ancora usarmi perché, anche per mezzo mio, sia conosciuto e amato da coloro che non sanno del suo amore. Questo è stato ed è l’unico desiderio della mia vita, il perché del mio soffrire e gioire".
Due avvenimenti importanti
Nell'incontro domenicale, padre Robledo ha ricordato due avvenimenti importanti, collegati tra loro. Lo scorso anno in agosto, i rappresentanti dei saveriani da tutto il mondo si sono riuniti a Tavernerio (Como) per riflettere sulla "spiritualità saveriana", come l'ha intuita e trasmessa ai suoi missionari il beato Conforti. "Tutti siamo rimasti impressionati dalla profonda spiritualità del nostro fondatore. Per conservare il suo spirito, presto verrà pubblicata una biografia del Conforti, scritta dal sacerdote don Manfredi", ha annunciato p. Robledo.
L'altro avvenimento, attualmente in corso a Tavernerio, è il 15° Capitolo generale dei saveriani. Il tema principale è ancora la spiritualità saveriana. "Rinnoviamo la missione rinnovando noi stessi", è lo slogan del Capitolo, che cercheremo di vivere secondo il consiglio evangelico del beato Conforti: "con quella carità che a tutto rende superiori, che non viene mai meno, perché è forte come la morte, e che cerca solo le cose di Cristo". Queste parole ci invitano a trovare nuove risposte ai vari problemi della vita religiosa e missionaria, per realizzarle in Cristo.
Con tutti i missionari sardi
Padre Robledo ha fatto una carrellata del lavoro dei saveriani sardi nelle varie parti del mondo: il Signore agisce attraverso di loro. La sorella Piera Grandi ha ricordato le saveriane impegnate nella missione. Durante la Messa abbiamo pregato per coloro che hanno già raggiunto la casa del Padre, perché ci accompagnino nella missione per annunciare il vangelo a tutte le genti.