Scrivo questa testimonianza, la mattina dopo la sera in cui a Cava De’ Tirreni abbiamo celebrato la Giornata Missionaria Mondiale. Ho rivisto tutti i ragazzi e gli adulti che sin dal mio primo giorno mi hanno fatto sentire subito a casa, accolta. Ricordo in particolare chi, sapendo appena come mi chiamavo, il mio primo giorno mi ha abbracciata e mi ha dato della sorella.
La sera del ventuno ottobre, ognuno di noi aveva un compito: chi era impegnato nello stand Europa, chi in quello dell’Africa, America e Asia/Oceania. Il compito di tutti questi stand, era arricchire ogni persona con la crescita personale, ad esempio scrivendo su un foglietto per cosa era grato, o dispiaciuto. Su ogni stand, poi, vi erano elementi caratteristici di ogni continente compresi strumenti musicali.
Il mio compito, è stato quello di avvicinare le persone tramite un gioco. Un cruciverba simpatico, e alla portata di tutti. Avvicinavo le persone, e molte facevano finta di non avermi sentito, o non incrociano nemmeno lo sguardo. Ma ho incontrato molte altre persone, le cui mie parole: “Volete provare a completare qualche frase del cruciverba?” hanno illuminato i loro sguardi. Persone di tutte le età che ridevano e gioivano quando riuscivano a indovinare qualche parola.
La serata è volata, scandita dagli abbracci dai giochi e dalle risa. Sono tornata a casa stanca, ma piena di allegria nel cuore.