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ANCHE TU SEI UNA VOCAZIONE, NON DIMENTICARLO MAI!

ANCHE TU SEI UNA VOCAZIONE, NON DIMENTICARLO MAI!

 

Il 5 novembre è un giorno peculiare nella tradizione saveriana, in quanto ci ricorda la nascita, nella Patria Beata di Monsignore Guido Maria Conforti, nostro padre e fondatore. È stato ancora particolare in questo anno per la celebrazione del giubileo - iniziato lo scorso 2 luglio-; per il rinnovo dei voti temporanei di ben 11 giovani saveriani e il Sì per sempre, ovvero la professione perpetua del nostro confratello Gael (tutti della comunità di Parma). Mi pervade un sentimento di gratitudine che mi fa esultare, all’esempio del Conforti: Il Signore non poteva essere più buono con noi! (LT1)

La gioia del rinnovo  

In questo giorno abbiamo espresso di nuovo al Signore il nostro desiderio e l’impegno di dedicargli la nostra vita, nella nostra famiglia missionaria. L’atto ch’abbiamo compiuto ha fatto risuonare nel nostro cuore quanto il Conforti diceva ai giovani cattolici della diocesi di Parma l’8 marzo del 1925: “Dilettissimi giovani, io non vengo a proporvi qualcosa di ben più grande. Se il Signore lo vuole, se vi sentite capaci di tanto, vengo in nome di Dio, a domandarvi il sacrificio delle vostre giovinezze, del vostro impegno, delle vostre energie e degli affetti più legittimi e più cari. È un grande sacrificio quello che vi propongo, ma ve lo domando in nome di Colui, che ha dato, prima, tutto sé stesso per noi…[1]

Tramite le scintille di questa gioia provata, anche il Signore ci rinnova il suo amore - che non ci manca mai -, sostiene il nostro cammino e ci colma delle sue grazie per poter condividere la medesima gioia con tutti e soprattutto con quelli che ce l’hanno annebbiata e offuscata, o addirittura ne sono privi per vari motivi, perché nessuno è escluso dalla gioia portata dal Signore.

Dedizione totale

L’atto che il nostro confratello ha compiuto, cioè la professione perpetua compendia la sua dedizione totale alla missione che il Signore ci ha affidato, tramite la persona di san Conforti. Quindi esultiamo di gioia per il campo del Signore che continua ad allargarsi e che richiede sempre nuovi operai perché abbondante è sempre la sua messe.

Per la missione con i voti

Nella sua Lettera Testamento il Conforti ci ricorda che “La vita apostolica infatti, congiunta alla professione dei voti religiosi, costituisce per sé quanto di più perfetto, secondo il Vangelo, si possa concepire” (LT2). Con l’espressione del Sì per sempre, abbracciamo il progetto del Signore seguendo le sue orme, nei vincoli santi che ci stringono a lui. È quanto Gael ha vissuto in questo giorno.

Manca il dodicesimo!

Per concludere, condivido un pensiero che ha ispirato questo giorno speciale. Siamo stati undici giovani a rinnovare i nostri voti religiosi.

Il numero 11 mi ha fatto pensare ai dodici Apostoli, però manca il dodicesimo! Chi sarebbe questo?  immagino colui che sarebbe stato con noi ma che non c’è stato.  Da una parte, lascio ad ognuno di pensare e dare una risposta personale.

Inoltre mi interrogo; il dodicesimo, non è forse chi dovrebbe impegnarsi ma esita, soffoca la voce del Signore che lo chiama a questa vocazione? Non è forse colui che dovrebbe rinnovare il suo impegno a pregare per noi e spalleggiare quanti consacrano la loro vita al servizio del Regno di Dio? Non sarebbe chi si scorda di aver ricevuto una vocazione e deve rinnovare il suo amore al Signore?

Detto questo, rimango convinto che il Signore ci abbraccia tutti e ci apre al suo amore a cui dovremmo corrispondere con convinzione, impegno personale e dedizione totale.

Sia da tutti conosciuto ed amato Nostro Signore Gesù Cristo!

 

[1] Cfr. L’ECO, aprile 1925, pp. 259-261


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Pubblicato
08 Novembre 2020
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