Una veglia davvero commovente
Quest’anno la veglia dei missionari martiri, organizzata e celebrata nella diocesi di Pisa, è stata particolare e creativa. Innanzitutto la notizia della beatificazione di mons. Romero il 23 maggio ci riempie di gioia e di stupore. Ora è possibile nominare mons. Romero, e invocarne l’intercessione, senza incorrere in sospetti o diffidenze di vario genere.
Una bella croce fiorita
La veglia l'abbiamo celebrata nella parrocchia di Zambra, vicino a Calci. Erano tante le persone che hanno partecipato, arrivate anche da altre zone. Suor Bethe Mukupi, missionaria saveriana del Congo, nella sua testimonianza ha tratteggiato la vita delle tre sorelle uccise nel settembre scorso a Kamenge, in Burundi: Olga Raschietti, Lucia Pulici e Bernardetta Boggian.
La croce quest'anno era bellissima, grazie a unaragazza rom (musulmana) del campo nomadi di Coltano, dove anch’io vivo. Ha realizzato dei fiori stupendi in carta colorata e con questi ha ricoperto la croce, portata dal campo fino alla chiesa. Avrebbe voluto partecipare anche lei alla veglia, ma non ha potuto, perché è mamma di quattro bambini.
Un fiore per ognuno
Alla fine della veglia ognuno ha raccolto un fiore dalla croce per portarlo a casa, con l'impegno di ricordare durante tutto l'anno il sacrificio di tanti uomini e donne, che offrono la loro vita per il vangelo e per i poveri e di pregare per loro e per la conversione dei loro carnefici.
Le testimonianze oggi sono veramente tante.
Terminata la veglia, mentre raccoglievo il materiale, una donna anziana e minuta mi si è avvicinata e mi ha comunicato la sua gioia e soddisfazione:
"Finalmente si può pregare e ricordare Oscar Romero. Sa da quanti anni attendevo questo momento? Grazie!".
Un altro signore mi ha detto:
"Questa veglia mi ha commosso, quasi alle lacrime".