Una Pasqua ben preparata
In Sierra Leone, la diocesi di Makeni è affidata alla cura pastorale dei saveriani, fin dal loro arrivo nel 1950. La maggioranza della popolazione è musulmana e frequenta le moschee presenti in tutti i villaggi. Durante il mese sacro del ramadan, la partecipazione alla preghiera è più numerosa.
La pratica del digiuno, molto osservata dai musulmani, ha un’influenza notevole sul tenore di vita della gente che deve spendere di più per i cibi speciali della sera, quando viene “rotto” il digiuno. Anche il ritmo del lavoro è piuttosto ridotto, a causa del digiuno totale da cibo e acqua.
Un forte impegno di vita
In questa cornice religiosa è vissuta anche la quaresima cristiana in preparazione alla solenne celebrazione della Pasqua.
In tutte le missioni c’è l’impegno a svolgere un programma intenso di preghiera, catechesi e celebrazioni liturgiche.
Durante le cinque settimane, tutti i gruppi di preghiera si riuniscono con i loro catecumeni per un’ora di preghiera, lettura e riflessione sulla bibbia. Gli incontri terminano con la “preghiera della quaresima”, che viene recitata ogni giorno anche nelle scuole cattoliche all’inizio della giornata.
In una parrocchia nella cittadina di Makeni, dedicata a “San Guido Conforti”, i saveriani preparano un volantino in cui spiegano come vivere la quaresima in parrocchia: nei gruppi di preghiera, nelle piccole comunità cristiane sparse in 60 villaggi, con i ragazzi delle scuole e i giovani dell’università Cattolica, presenti nel vasto territorio della parrocchia.
L’attenzione ai catecumeni
Una speciale attenzione e cura è riservata ai catecumeni, giovani e adulti che per oltre due anni si preparano al battesimo. Nelle domeniche di quaresima si celebrano le “tappe” del cammino catecumenale con i riti che precedono l’iniziazione cristiana e preparano la celebrazione del battesimo per i catecumeni dell’ultimo anno. Genitori e padrini sono coinvolti per stare vicini ai loro figli, con buoni consigli e soprattutto con il buon esempio.
Dal 1950 la diocesi di Makeni è stata guidata da due vescovi saveriani: mons. Augusto Azzolini fino al 1986, e mons. Giorgio Biguzzi fino ai nostri giorni. Ora il santuario “San Guido Conforti” rimarrà memoria sacra del lavoro missionario di oltre cento saveriani che per 65 anni, fedeli all’ispirazione del loro fondatore, hanno seminato il buon seme della parola di Dio e lo hanno coltivato, fino a dare frutti abbondanti.
Se sboccia la Pasqua…
Possiamo dire che la quaresima, tempo di sacrificio e di semina, a partire dagli anni ‘50, è già sbocciata oggi nella Pasqua di resurrezione.
Ne sono prova le numerose parrocchie affidate al clero diocesano; le scuole elementari, secondarie e universitarie, fucine di formazione umana e cristiana di tanti giovani sierrraleonesi; gli ospedali, i lebbrosari e gli ambulatori per la cura dei malati; la buona novella di Cristo predicata in tanti villaggi, anche attraverso il prezioso servizio di “Radio Maria”, che raggiunge le case di tanti cristiani e musulmani in tutto il Paese.