Tre giorni da... amare, Giovani in ritiro dai saveriani
Si è conclusa il 29 dicembre la tre-giorni di ritiro organizzato dal centro missionario nella casa dei saveriani ad Ancona, che hanno ospitato circa 35 giovani provenienti da varie parrocchie della diocesi. Il tema del ritiro era, "La dimensione missionaria della vocazione", un argomento importante in questo periodo difficile.
Come capire la vocazione
Padre Serge, p. Enzo e p. Alberto hanno costruito un percorso di riflessione per i ragazzi; una sorta di strada da seguire passo passo per arrivare al traguardo finale: capire la nostra vocazione. Sono partiti dall'idea che ognuno di noi ha di Dio, nei momenti felici e tristi: la nostra visione del Creatore. Hanno detto ai giovani come è importante conoscere prima se stessi per poter capire la propria vocazione.
Nel pomeriggio è stato dato un tempo di riflessione personale in silenzio, chiamato il deserto. È una cosa importante, perché noi non siamo più abituati a fermarci: siamo trascinati via dalla vita frenetica e non abbiamo mai un momento per noi stessi, per fare il punto della situazione della nostra vita.
Prima di cena è stata celebrata la Messa. Poi i partecipanti hanno visto il film, "The Truman Show", seguito da un breve dibattito. È stata rilevata l'importanza del sentimento dell'amore: ci permette di superare ostacoli e paure che altrimenti non sfideremmo mai.
Un gesto d'amore felice
Il secondo giorno abbiamo cercato di capire meglio il progetto che Dio ha per ciascuno di noi. Attraverso l'immagine di Rublev - "l'icona della Trinità" - p. Enzo ha introdotto il discorso della ricerca di Dio: "l'esperienza più grande che l'uomo può fare è scoprire che non è lui a cercare Dio, ma è cercato da Dio; nel volto di ogni uomo c'è un pezzo del volto di Dio".
A fine giornata, i giovani hanno preso parte a un divertente gioco in scatola: TerzoMondopoli. È un gioco simile al celebre Monopoli; unisce il divertimento alla riflessione sulla condizione dei contadini peruviani che devono lottare contro mille problemi.
Il terzo giorno è servito per fare un resoconto di ciò che era stato detto e per pensare a qualcosa di concreto da portare nella propria vita quotidiana. Una proposta è stata lanciata dagli animatori Stefano ed Erica: qualche ora di "abbracci gratis" lungo il Corso di Fano, nel pomeriggio del 6 gennaio, giornata dell'infanzia missionaria.
È stato un modo originale per portare agli altri quello che i ragazzi hanno capito durante i tre-giorni di ritiro missionario: un gesto d'amore felice.