Un impegno per la cultura
La nostra Comunità, come sapete, è composta da tante persone. Ognuna è diversa per i differenti doni ricevuti dal Signore. Oltre a queste differenze ci sono poi quelle dovute ai ruoli o ai compiti, dove l'attività da svolgere ci caratterizza: c'è, infatti, chi va a scuola per specializzarsi in qualche settore della missione e c'è, invece, chi a scuola fa il docente. Tra noi svolgono quest'attività due padri: p. G. Battista Mondin, insegnante emerito di Filosofia presso la Pontificia Università Urbaniana di Roma e noto scrittore di libri, e p. Peppino Iuliano, che insegna Teologia Sacramentale ed è direttore degli Istituti Affiliati alla Pontificia Università Urbaniana, sparsi nel mondo: un impegno notevole in campo culturale e a servizio della Chiesa missionaria.
Spesso viviamo accanto ad uomini così famosi, senza renderci conto della loro preziosità. Ecco perché ve li vogliamo far conoscere meglio.
Commensale del Papa
Padre Mondin, che vive a Roma da tanti anni, ha passato tutta la sua vita nella scuola e sui libri. Molti Saveriani lo hanno avuto come insegnante, al liceo di Desio e di Tavernerio. Dopo essersi laureato in Filosofia negli Stati Uniti, presso il Boston College dei Gesuiti, è passato alla Harvard University, dove ha ottenuto il "Dottorato di Ricerca in Storia e Filosofia delle Religioni". Ottenne poi la "Libera Docenza in Storia della Filosofia Medievale" alla Cattolica di Milano. Nel 1968 accettò la "Cattedra di Storia della Filosofia" presso la Pontificia Università Urbaniana di Roma.
Oltre a dirigere la "Facoltà di Filosofia" di questa Università è stato chiamato a coprire l'incarico di Consultore in alcuni Dicasteri della Curia Romana, compito che tutt'ora svolge presso la Congregazione del Clero e dell'Educazione Cattolica, della Propagazione della Fede e delle Cause dei Santi. Qualche volta è stato anche ospite d'onore di personalità e di cardinali, non solo come esperto o relatore principale in Convegni Nazionali od Internazionali, ma anche come commensale. Lo stesso Papa Giovanni Paolo II, dopo la pubblicazione del grandioso e famoso Dizionario dei Papi, una sera, lo ha voluto a cena con sé.
Una montagna di libri
Quello che impressiona, al di là di ogni fama od incarico coperto dal p. Mondin, è la mole di lavoro che ha svolto in questi anni come scrittore. Ci sono a suo carico circa ottanta volumi, di scritti piuttosto impegnativi e di studi specialistici in vari ambiti delle scienze filosofiche e teologiche, che pochi contemporanei hanno potuto scrivere. La maggioranza delle sue opere è stata tradotta in altre lingue a beneficio di centinaia di migliaia di lettori, sparsi in tutto il mondo. Alcuni testi sono stati tradotti in ben cinque lingue!
Migliaia di studenti, avviati al sacerdozio, si sono formati sui suoi testi, grazie alla sua capacità di rendere chiari ed accessibili a tutti i concetti più difficili e complicati. Spesso si sono tenuti dei Convegni di studio in occasione della pubblicazione di opere del padre. L'ultima, "La storia della Metafisica" ha visto famosi studiosi partecipare al "Colloquio" dove si presentava la sua ultima monumentale opera, in tre volumi, di oltre 2000 pagine. Anche il Papa ha mandato un messaggio.
Un missionario in bicicletta
Padre Mondin non ha mai lavorato direttamente in terra di missione. La sua missione l'ha sempre svolta girando il mondo, anche in bicicletta. Con la bicicletta ha girato l'Europa intera. Tra le molte mete ricordiamo: Lourdes, Fatima e Cestokova. Nonostante alcuni incidenti quasi mortali (qualche volta ha detto: "Ho bussato alla Porta del Paradiso, ma non si è aperta"), ha sempre ripreso con entusiasmo il suo cammino per le strade del mondo.
Con il suo insegnamento ha formato generazioni di missionari e di preti che oggi operano in ogni angolo del mondo. I suoi libri hanno tracciato, per molti, una strada all'incontro con Dio. Tanti uomini, che normalmente fanno fatica a credere, attraverso le scienze ragionative, che utilizza nei suoi scritti, l'hanno potuto incontrare. Auguriamo a molti altri di poterlo incontrare, anche grazie al contributo di p. Mondin.
