P. Gianni Viola volta pagina
“Nel mezzo del cammin di nostra vita ... " dieci anni sono volati per p. Gianni in Viale Trento, nella sua ultima fatica e oltre quaranta da quando, timido undicenne, qui apparve nel '58 dal suo Olmo, cascato nella rete del Galileo. Non intendo tessere una sviolinata per p. Viola, contro il suo gusto. Sorvoliamo sulla sua preparazione per incontrarlo già a Brescia, giovane prete, nella veste di formatore dei nostri allievi missionari, cui farà seguito l'esperienza brasilera di prima linea, accorciata a causa del suo fisico. Nel settembre del '90 è insediato a Vicenza; il compito non è più di istradare ragazzi: il flusso vocazionale era ristretto al limite; erano gli ultimi liceisti da seguire fino all'estinzione con l'unico candidato accompagnato da p. Gianni in Noviziato.
Nel '93 arriva per p. Viola la nomina a rettore della Casa e qui la sua passione per la Liturgia Pastorale lo porta ad un traguardo con la licenza conseguita alla Cattedra di s. Giustina in Padova; la mira ora è fissa al diploma. Una svolta insospettata attende il padre: deposti i panni autoritari, graverà sulle sue spalle la carica di vice-postulatore per la causa di beatificazione di p. Pietro Uccelli (dicembre '97); non dubito che lo stretto contatto con le vicende di un santo l'abbia marcato per la vita.
Essendo il suo capo p. A. Ceresoli impegnato con la causa di Guido M. Conforti, spetterà a p. Gianni avvicinare l'imprevisto studio di testimoni, stendere le deposizioni, ragguagliare il Tribunale Diocesano, con una meticolosità è costanza a lui congenita (l'insieme confluirà in 3.240 cartelle, consegnate di persona in Vaticano, dopo la chiusura del processo, avvenuto il giorno del patrono s. Giuseppe, il 19 marzo).
L'iter dei santi non distoglierà il nostro dal trasmettere il suo entusiasmo di animazione missionaria nell'ingranaggio delle Pontificie Opere Missionarie, nel Movimento Giovanile Missionario della diocesi, nei ritiri dei Vicariati a Villa S. Carlo.
All'insegna usuale del missionario che non mantiene fissa dimora, per p. Viola è tempo di migrare. Non scatta un automatismo: la famigliarità con tanti simpatizzanti lega senza scadenze; specie gli implicati nel cammino del servo di Dio p. Pietro Uccelli, con le loro confidenze, rimangono nello spirito. C'è poi l'abitudine di un volto vicino, il volto un po' affaticato di . una novantenne: di mamma Maria; le rimarrà accanto la figlia Cecilia. Padre Gianni passa alla Casa Madre di Parma, ove seguirà ancora la causa di beatificazione, riservando qualche scappata filiale a Vicenza.
Il partente mi ha demandato l'incombenza di esprimere i sentimenti di commiato, di solito vivacizzati da una stretta di mano e con la complicità di uno sguardo. A nome di tutti e in particolare dei devoti di p. Uccelli gli assicuriamo che la sua opera quanto mai preziosa non cadrà nell'oblio.