Non siamo una… palla al piede
Spesso gli incontri casuali e inaspettati sono quelli che portano le sorprese più grandi. Marilena Maxia ha partecipato alla serata gastronomica a conclusione della mostra “Warega, i signori della foresta”. Dialogando con lei ho scoperto che è un’insegnante dell’istituto “Fortuny” che ha partecipato al concorso “La palla al piede”, a cui ogni anno prendono parte gli studenti delle scuole superiori di Brescia e provincia, detenuti compresi.
L’istituto “Fortuny” è fra le scuole premiate nell'ambito di questo importante concorso, dedicato ai risvolti sociali della formazione artistico-letteraria rivolta agli ospiti delle strutture carcerarie bresciane. Marilena ci hai informato che in ambito letterario è stato premiato il racconto “Affetti e opportunità”; per il valore artistico ha vinto il premio l’opera in legno chiamata “Cuore libero” degli studenti del Fortuny (vedi foto).
Ecco la spiegazione: “Questo lavoro rappresenta la metamorfosi del cuore di un detenuto: nero, atterrato al momento del suo ingresso in carcere. Dopo quel primo istante il cuore lentamente si rialza, sperimenta un percorso, le cui frasi sono rappresentate dai passaggi di tono dal nero al grigio, per giungere al bianco.
Infine, si trasforma, diventa rosso, acquisisce bianche ali: è pronto a spiccare il volo. Nel momento in cui il cuore, attraverso il viaggio si purifica e si apre nuovamente all’amore, ritrova libertà e leggerezza, al di là di ogni costrizione, fisica o mentale…
Amare ci rende liberi”.