Natale oggi: Tre regine e il quarto re
Anche quest'anno apparirà nel cielo la cometa che guiderà a Betlemme i tre magi con i doni d'oro, incenso e mirra.
Nel presepio di chi pone e ripone pazientemente le statuette, di cui conosce a memoria le storie e ne anticipa l'emozione, come la tradizione vuole, ci saranno ancora Gasparre, Melchiorre e Baldassarre, che si avvicinano a tappe, dalla casa più lontana del presepio, con i loro cammelli, il loro seguito regale e i doni nascosti dai mantelli, accompagnati dai bambini in festa con tamburelli e ghirlande di fiori.
Ci sarà però una sorpresa nel mio Natale di quest'anno: la stessa di quello precedente nella parrocchia di Holy Cross in Nicosia (Cipro), composta per il 70% di donne. Donne d'Asia, donne d'Africa, donne dei Balcani e del Medio Oriente, in subbuglio approdate sull'isola per sfuggire alla povertà, alle guerre, agli abusi contro la loro dignità, alle persecuzioni e all'incertezza di un futuro degno di essere vissuto.
La novità del Natale di quest'anno non è scritta nel racconto dei magi: guidati dalla stella, si presenteranno ad adorare il Bambino tre regine e un re, il quarto di cui non avevamo mai sentito parlare. Porteranno doni a nome di tutte le donne del mondo, soprattutto di quelle che le cronache di questi giorni le fanno vittime di soprusi e di un femmincidio odioso da parte di uomini vili, allo sbando senza la guida della cometa.
Tre regine e un re che arriveranno da molto lontano, spinti da un disegno arcano all'uscio della casa del Grande Re. Profezia di un mondo che riconosce e rispetta i generi e le persone, come protagonisti di cose nuove e non oggetti di cose altrui.
Il quarto re offrirà solo un sorriso di accompagnamento, per la gioia del Grande Re e di Maria sua madre e del prezioso custode Giuseppe. In un mondo riconciliato.