Lino Ravasi e la fede cristallina
Lino (Leno) Ravasi era nato a Pomponesco (MN) il 3 luglio 1948. Apparteneva ad una famiglia piuttosto numerosa e fu affidato agli zii che non avevano figli. A 16 anni iniziò il lavoro di garzone in una panetteria a Viadana. Si prodigò anche nel servizio in oratorio con disponibilità e spirito di servizio.
Si avvicinò all’esperienza scout e gli fu assegnato come totem la definizione “Galletto generoso” e credo che soprattutto in quel generoso nulla di meglio possa identificare ciò che Lino ha rappresentato nella sua vita. Lino è stato per noi un grande dono. Ha condiviso pienamente l’ideale della Fraternità Missionaria Muungano e il suo progetto di Vita: “Vivere in mezzo alla gente, fratello fra fratelli, nello spirito delle beatitudini, partendo dai più poveri e in comunione con i missionari saveriani”.
Sappiamo che prima di arrivare nella nostra Fraternità è stato varie volte in alcune missioni del Congo RD, dove lavorano i saveriani. A maggio 2002 ha lasciato il lavoro per prepararsi alla missione. Ha lavorato con noi, ha seguito momenti di riflessione e preghiera e un corso a Parigi di francese. Diceva così: “Sono disponibile al servizio della missione nella chiesa locale e desidero fare questo spinto dalla fede e dal desiderio di condividere con i più poveri la mia vita. Confido nell’aiuto di Gesù che ha assicurato il dono della sua presenza sarò con voi sino alla fine dei tempi”. Questa era la sua anima…
Dal 2004 al 2008 vive a Goma (Congo RD) alla Fraternità Missionaria e s’impegna con tutto sé stesso per i prigionieri e i ragazzi di strada. Conosce un’infermiera del Centro salesiani e, nel 2005, convola a nozze. Nel 2008 rientra in Italia, la moglie deve partorire e deve essere curata. È così che restano in Italia con i due figli: Achille e Maria Silvia, dopo aver affidato i suoi ragazzi (di Goma) ai salesiani.
A Vicomero (Torrile di Parma) non cambia la sua vita: lavora al mercatino solidale dell’Associazione Solidarietà Muungano, fondata da Fraternità Missionaria, e resta fedele al suo lavoro ed impegno per i più piccoli e poveri sino ad un mese prima di andare in cielo. Quando sono andata a trovarlo alcuni giorni prima del passaggio alla vita eterna mi disse: “Sono pronto! Gesù mi aspetta”. Così era la sua fede: cristallina. E il 2 aprile è volato verso il Paradiso.
Era un uomo solare, semplice, capace con una battuta di sciogliere le tensioni. Soprattutto ha amato, posso dire “senza misura”, la sua famiglia: sua moglie Caty e i due figli Achille e Maria Silvia. Grazie Lino, fratello di tutti, sarai sempre con noi.