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La Trasfigurazione, Gioco divino

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Volti diversi dell'unico protagonista

Ricordate l'episodio della trasfigurazione di Gesù davanti ai suoi discepoli? Proprio mentre egli stava dicendo loro qualcosa di molto triste - l'annuncio della sua passione e morte - Gesù cambiò aspetto: il volto divenne luminoso, la veste bianchissima! Allora i discepoli presero coraggio, provarono una grande gioia e si riempirono di speranza.

Un abile trasformista

Qualcosa di simile si trova anche nel Buddhismo. Si dice che Buddha abbia cambiato aspetto 13 volte, assumendo le sembianze di una donna, di un medico, di un povero in cammino, di un guerriero eccetera. Lo avrebbe fatto per confortare le persone che soffrono, per curarle e accompagnarle in ogni situazione della vita. Penso che lo stesso fenomeno succeda ancora oggi tra noi, anche nella nostra famiglia religiosa.

Credo che il Signore giochi alla trasfigurazione con noi, che intuiamo la sua presenza. Ora prende l'immagine di un confratello che torna dalle missioni, ora di un amico che ci accompagna per un pezzo di strada nel nostro pellegrinaggio. A volte ha l'aspetto di un saveriano malato; altre volte di un confratello che ci cura con i suoi consigli o ci aiuta nei servizi comuni, che ci dà sostegno con la sua presenza e verso il quale sentiamo grande riconoscenza.

Il divino è talmente mescolato alla nostra vita che basta aprire gli occhi del cuore, come avevano fatto i discepoli di Gesù, per accorgersi che il protagonista è sempre lui . Cambiano i volti di coloro che passano accanto, ma non sono altro che la trasfigurazione di un' unicapersona.

Tutti siamo un volto di Dio

In ogni fratello e in ogni sorella noi scopriamo il volto di Dio, che si preoccupa di noi, ci sostiene e incoraggia, ci rende felici. Questo succede in molte circostanze, a condizione che non abbiamo forti pregiudizi. Porto un esempio.

Tempo fa, ho sentito dire: “quando si vedono gruppi di soli uomini, o sono politici o sono mafiosi!”. Sinceramente, ci sono rimasto male. Quel tale dimenticava che un gruppo di soli uomini può anche essere di preti o frati o missionari. Se Dio si diverte a cambiare aspetto, a trasfigurarsi, allora voglia Iddio che anche noi, uomini missionari, possiamo essere davanti a tutti il volto misericordioso e amichevole di Dio!

E se è un gruppo di sole donne? Anche le nostre sorelle saveriane, che ci sostengono con innumerevoli servizi, possano manifestare quella presenza divina che, cambiando aspetti e forme, prende il volto materno e gioviale di donna.


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