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Il mondo intero mi aspettava…/ 2

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Sono passati già quattro anni dal giorno in cui ho detto per la prima volta il mio “” al Signore con i voti di povertà, castità, obbedienza per la missione nella famiglia saveriana. Il 5 novembre di ogni anno, giorno della festa del nostro santo fondatore Guido Conforti, ho rinnovato quel “” davanti al superiore, a Dio e alla chiesa. In realtà, tutti i giorni il Signore mi ha chiamato in mille modi a confermare il mio “”.

“Sì” definitivo alla missione

In quattro anni, la preghiera, la Parola di Dio, l’Eucaristia, lo studio, la vita comunitaria, l’incontro con tante persone mi hanno accompagnato, fatto crescere e maturare. Quattro anni di scoperte. Ma la più grande scoperta che si rinnova continuamente è la presenza di Dio nella mia vita, e la convinzione che lui mi ama.

Con questa certezza nel cuore mi preparo al momento più intenso del mio cammino di formazione: la professione perpetua! Il prossimo 5 novembre qui a Yaoundé sarà un giorno speciale, perché assieme ai miei confratelli Innocent del Congo e Dieudonné del Burundi quel “sì” pronunciato ogni anno diventerà un “” definitivo per tutta la vita, con il dono di tutta la mia vita al Signore.

Ringrazio il Signore!

In questi ultimi mesi di preparazione ho ripercorso la mia storia e ho visto quanti doni il Signore mi ha fatto. Non mi resta che ringraziarlo per il dono della mia famiglia, che mi è stata sempre vicina e mi ha dimostrato il suo amore.

Un ricordo speciale va alla mia comunità parrocchiale di Santa Maria Liberatrice che mi ha accolto e cresciuto nella vita cristiana e nell’impegno pastorale, e un grazie particolare a don Antonio Recanatini. Grazie ai tanti saveriani incontrati fin dalla mia giovane età, quando facevo il chierichetto a Posatora: voglio ricordare p. Narciso, p. Aldo, p. Nando, p. Piergiorgio, p. Nicola, p. Emilio, p. Giuseppe, il benemerito Nino Cozzi…

Ognuno mi ha testimoniato la bellezza del vangelo e la gioia nel donarlo agli altri.

La ricerca di Dio continua

Il cammino di fede non è un cammino solitario. Ha bisogno di compagni di viaggio e il Signore me ne ha dati tanti a partire dai formatori, i confratelli e le persone incontrate a Desio, ad Ancona e qui in Camerun. La ricerca di Dio continua, ma di fronte a tanta grazia ricevuta non posso che dire “” a Gesù, nella semplicità e nel servizio.

Mi tuffo in questa meravigliosa avventura, incontro alle persone che il Signore mi farà incontrare sul mio cammino per far sapere loro che c’è un Dio misericordioso, pieno di amore che attende il nostro “”.

Grazie per il vostro continuo sostegno. Vi chiedo di accompagnarmi con la preghiera.



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