I nuovi mass media e la chiesa, ''Vatican Blogger - Meeting''
Quando gli spagnoli "scoprirono" l'America o Thomas Alpha Edison "inventò" la luce, la storia è cambiata: lo stile di vita dell'uomo si è trasformato. Avvertiti dalla storia appena iniziata del terzo millennio, il Vaticano ha invitato i blogger a radunarsi, il giorno dopo la beatificazione di Giovanni Paolo II. Non tutti erano blogger cattolici, ma nella selezione si è cercato di fare in modo che fossero rappresentati i vari campi della "blogosfera".
Tra le oltre 750 richieste, solo 150 sono stati ammessi, tra i quali anche io, saveriano indonesiano e studente universitario a Roma. In questo mio racconto, propongo alcune brevi sintesi dei temi trattati; poi, una riflessione dal punto di vista della spiritualità e della missione. I vari interventi riguardavano quattro obiettivi basilari.
1°, incoraggiare la presenza
Il meeting è servito a incoraggiare la presenza dei blogger nel mondo digitale, favorendo l'incontro tra la Parola di Dio e la gente. Bisogna affrontare anche i temi delicati e difficili, in legame con la chiesa e nell'ambito della spiritualità. È un incontro che diventa scontro? Può darsi, visto che la diversità c'è ed è forte.
Padre Roderick, un sacerdote spagnolo di 43 anni, insiste sull'importanza di trovare i punti di interesse comune, prima di condividere la propria fede. L'incontro sarà possibile e più facile se tra l'utente e il mittente c'è un linguaggio comune, un linguaggio di amicizia. Al di là dell'incontro reciproco, il suo blog gli permette di essere pastore anche per coloro che non sono presenti nella chiesa e non sono cristiani.
2°, dialogo tra fede e cultura
Questo incontro stimola l'aprirsi al dialogo tra fede e cultura, perché il blog indica l'opera della gente in ascolto, in riflessione e in azione. C'è una persona dietro il blog. In questa persona, sono presenti la libertà e la tentazione dell'ego, dalla pornografia fino al gioco di guerre stellari.
Elizabeth Scalia sottolinea la libertà come luogo comune e punto di partenza. Visto il carattere confusionale del blog, vale la legge non scritta secondo la quale "vince non chi ha ragione, ma chi grida più forte". Internet è il regno di chi grida più forte, entro alcune norme da rispettare. Ci sono tanti campi a cui il blogger può dedicare l'obiettivo del suo blog. L'invito in Vaticano significa riconoscenza per la loro presenza e sottolinea l'importanza del dialogo tra fede e cultura in cui si inserisce il blogger stesso.
3°, raggiungere tutti
Il terzo obiettivo è raggiungere l'immensa comunità online. È possibile costruire una comunità cristiana tramite internet? I blogger non sono persone anonime, ma hanno delle identità precise, hanno un circolo di amici e sono influenzati dal contesto. Il blog dà la possibilità di far passare le idee e i messaggi della fede a tutto campo.
4°, incontro tra chiesa e blogosfera
Infine, si cerca di incrementare la familiarità tra il Vaticano, come realtà istituzionale, e la blogosfera in generale. Secondo Francois Jeanne-Beylot, la riunione dei blogger va organizzata dai blogger stessi, non da un'istituzione, e tanto meno dalla chiesa! Questo è giusto! L'uso dei media non serve soltanto per raggiungere la gente, per parlare con loro, per predicare un ritiro a un oggetto chiamato gente, laici, giovani, uffici pastorali parrocchiali...
I media sfidano anche la chiesa. Essa ha bisogno di ascoltare: cosa vogliono gli uomini? Cosa sperano? In che modo vivono? Quali sono le loro aspettative? Continuando il suo intervento, p. Antonio Spadaro intuisce che la situazione confusionale dentro il blogger permette anche il compito di canalizzare le energie di volontà e di forza.
I desideri e le aspettative sono tante e la chiesa può dare ascolto.