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SUD/NORD NOTIZIE

L’Africa che lotta

Mozambico: allarme corruzione. Secondo l’FMI (Fondo monetario internazionale), il Mozambico ha un debito pari all’86% dell’economia. Nel 2013 alcune banche internazionali hanno prestato al Paese 800 milioni di dollari per costruire una flotta di pescherecci d’altura, ma più di 500 milioni sono stati usati per comprare armi. Il Mozambico è il nono stato più povero al mondo, con oltre il 50% della popolazione che vive sotto la soglia di povertà.

Congo RD: accordo, ma… Maggioranza e una parte dell’opposizione si sono accordati per fissare le elezioni presidenziali nell’aprile 2018. Il presidente Kabila non si presenterà alle elezioni per ottenere un terzo mandato, vietato dalla Costituzione. All’accordo non ha partecipato “Le Rassemblement”, il gruppo di partiti dell’opposizione che sostengono il candidato Tshisekedi.

Intanto, i vescovi hanno ripreso la missione di unire gli sforzi per superare la crisi socio-politica del Paese, coinvolgendo tutte le parti, nonostante la nomina di un nuovo primo ministro che guiderà la transizione fino al 2018.

Burundi: bisogna intervenire. “Nel Paese si stanno commettendo crimini contro l’umanità ed esiste il rischio di genocidio”. Lo denuncia la Federazione internazionale dei diritti dell’uomo. Dallo scoppio della crisi politica (aprile 2015), quando il presidente Nkurunziza annuncia di ripresentarsi alle elezioni per un terzo mandato, in violazione della Costituzione e degli accordi di pace, sono morte più di mille persone. Altre 8mila sono detenute per motivi politici, mentre le violenze e il clima di insicurezza hanno spinto più di 300mila persone a rifugiarsi all’estero. Serve una missione di pace e il rilancio del dialogo politico.

Dove è sempre guerra

Armi a chi? Nel 2015 il governo italiano ha triplicato le autorizzazioni all’esportazione di materiali militari (per 8,2 miliardi di euro). Quel che preoccupa è che la metà di queste armi coinvolge l’Asia, i Paesi del Medioriente e il Nord Africa, cioè le zone di maggior tensione del mondo. Le autorizzazioni sono state rilasciate rispettando la Costituzione che ripudia la guerra, nella quale, invece, alcuni degli Stati compratori sono coinvolti? È chiaro che consistenti sono gli interessi economici… Giorgio Beretta (Opal-Brescia).

Siria: ospedali bombardati. Medici Senza Frontiere (MSF) ha confermato che due ospedali nell’area assediata di Aleppo Est sono stati colpiti da bombardamenti aerei il 16 novembre, uno pediatrico e uno specializzato in chirurgia. I bambini si sono salvati, grazie al trasferimento nei sotterranei. Dall’inizio dell’assedio, a luglio, gli ospedali in funzione ad Aleppo Est sono stati danneggiati in 29 diversi attacchi.

Iraq: ospedali aperti. Con l’intensificarsi della battaglia di Mosul e il peggioramento della crisi umanitaria in Iraq, MSF sta aprendo ospedali da campo per soccorrere i feriti e incrementare il supporto alle popolazioni sfollate e sta pianificando di dislocare postazioni mediche ancora più vicine alle linee del fronte. MSF lavora in Iraq dal 2006 e impiega oltre 700 persone, tra personale iracheno e internazionale, in 12 progetti.

Solo un caso?

Giordania e rifugiati. La Giordania ospita al momento oltre due milioni di rifugiati, una moltitudine che la pone al primo posto nella classifica delle nazioni ospitanti. Rifugiati e immigrati rappresentano il 40% della popolazione, con tutto ciò che ne consegue. Secondo i dati forniti da Amnesty International, la metà dei rifugiati di tutto il mondo è ospitata soltanto da 10 dei 193 Paesi che compongono la lista delle nazioni.

Intesa Italia-Sudan. Un accordo siglato ad agosto tra Roma e Karthoum consente il rimpatrio coatto di cittadini sudanesi trovati in condizione di irregolarità in territorio italiano. Senza possibilità di verificarne lo status eventuale di richiedenti asilo. È accaduto a 48 migranti, rispediti tra le fauci di un regime in cui il rispetto dei diritti umani è praticamente inesistente. Sarà il modello per intese analoghe con altri paesi? Cosa viene dato in cambio?



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