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Non dimenticare!
Il terremoto in Ecuador. Il terremoto che ha colpito la costa dell’Ecuador la notte di sabato 16 aprile ha causato oltre 300 morti e più di 20mila feriti. Tra le vittime anche una religiosa e cinque postulanti della comunità delle suore "Siervas del Hogar de la Madre" di Playa Prieta.
Solidarietà e vicinanza è stata espressa da tutto il mondo. Non spegniamo l’attenzione.
Al momento, Caritas-Ecuador segnala di aver ricevuto oltre 4mila richieste di aiuto da 23 province del paese.
• Nepal: un anno dopo. A un anno dal sisma che il 25 aprile 2015 ha sconvolto il Nepal, seguito da quello del 12 maggio, sono quasi 3 milioni (oltre il 10% della popolazione) le persone che necessitano ancora di aiuti umanitari. Le vittime del terremoto furono quasi 9mila e 22mila i feriti, 500mila le abitazioni distrutte e molte le infrastrutture danneggiate.
Caritas Nepal, grazie all’aiuto della rete di Caritas Internationalis, ha investito oltre 36 milioni di euro in tre anni per aiutare i sopravvissuti, puntando soprattutto a fornire abitazioni di buona qualità. E non si possono dimenticare i progetti sostenuti dai Gesuiti.
Tre curiosità
• Bangladesh: è morto il vescovo D’Rozario (nella foto). Il 24 febbraio è morto a 91 anni mons. Michael A. D’Rozario, figura di primo piano del cattolicesimo bengalese. È stato per 35 anni vescovo della diocesi di Khulna (terza città del Bangladesh) e ha contribuito allo sviluppo delle fede locale con numerose pubblicazioni e traduzioni di lettere papali. È riuscito a dare grande impulso alla chiesa, fondando più di 11 scuole e difendendo il diritto all’istruzione per le donne. È stato il primo vescovo in Bangladesh a istituire l’assemblea diocesana annuale (idea poi adottata da tutte le altre diocesi), in cui mons. D’Rozario poteva confrontarsi con fedeli, sacerdoti e religiosi.
• Vietnam: nuovo Istituto Cattolico. Il neonato “Istituto Cattolico del Vietnam”, il primo a livello universitario nel Paese, accoglierà i suoi primi studenti nel settembre 2016. Partiranno i corsi di teologia biblica e teologia sistematica. Le istituzioni universitarie cattoliche furono chiuse dal regime comunista nel 1975. Negli anni successivi la chiesa aveva chiesto al governo la possibilità di riprendere l’impegno nel campo dell’istruzione, ora accordato. La speranza è poter avviare istituti scolastici di ogni ordine e grado.
• Myanmar: deputato cristiano… Henry Van Thio, 57 anni, avvocato del gruppo etnico chin e cristiano pentecostale, è tra i deputati che sono candidati alla vicepresidenza del paese. È il prescelto dal partito della leader Aung San Suu Kyi. La scelta di avere un uomo appartenente alle minoranze etniche e religiose come vice presidente è un gesto simbolico e un auspicio di riconciliazione nazionale.
Una storia speciale
• Siria: il sacrificio di Mohammed. È morto per curare i bambini.
Doveva sposarsi, ma una bomba ha colpito il suo reparto nell’ospedale Al Quds di Aleppo, supportato da Medici senza frontiere. Decine le vittime, tra cui molti i bambini.
In effetti, la morte del dottor Mohammed Wasim Moaz, 36 anni, racconta di eroismo e altruismo.
Era l’ultimo pediatra residente nei quartieri di Aleppo ancora controllati dalle brigate che si ribellano alla dittatura di Bashar Assad.
“Cosa farebbero senza di me tutti questi bambini? Chi si occuperebbe di loro?”,
così rispondeva via email e whatsapp a tutti coloro che lo invitavano a mettersi in salvo dai bombardamenti dei caccia russi e dai famigerati “barili bomba” lanciati dagli elicotteri del regime di Damasco.
Per lui partire era fuori discussione. È morto temendo che la situazione per i suoi piccoli pazienti potesse peggiorare.
