Auguri per una Pasqua di pace
Un altro mondo è possibile
La spiritualità della pace deve far fronte alle sfide del mondo attuale, che sembra diventare sempre più violento. Solo una forte carica spirituale ci rende capaci di affrontare queste sfide con i mezzi della nonviolenza; una spiritualità profonda, che rinnovi la capacità di mediazioni politiche, nel rispetto dei diritti umani e dei valori morali.
Perché tante armi?
Ancor oggi si spendono oltre 1.000 miliardi di euro l’anno (più di 400 miliardi solo da parte degli Usa) per gli armamenti, tradizionali e moderni. Per ogni persona che abbia buon senso e ancor più per ogni cristiano coerente, questa corsa agli armamenti è inaccettabile. Sono spese pazze, mentre solo le briciole vengono destinate a risanare le gravi malattie e le cause della miseria dei popoli.
Possiamo noi continuare a lasciar fare? È legittimo e doveroso opporsi a questo modo di organizzare la società. Tanto più che le armi e i conflitti vengono finanziati con i contributi dei cittadini, che invece vorrebbero investimenti in settori più vitali e importanti, sia per le nostre società sia per il resto del mondo.
Un’efficace alternativa
Le alternative ci sono: basterebbe la volontà di adottarle e di percorrerle fino in fondo, con coerenza e costanza. Queste alternative cambierebbero in meglio la vita di molti e darebbero nuova speranza ai poveri della terra. Afferma il Papa: “La pace è possibile, quindi è doverosa”.
Un altro mondo è possibile, quindi è doveroso. La spiritualità della nonviolenza non si ferma alla conversione personale, ma mira anche alla conversione delle strutture pubbliche, sociali, politiche ed economiche, anch’esse cariche di peccato. La nonviolenza è sempre a favore di vere relazioni tra persone e popoli, basate sulla solidarietà e fratellanza.
Auguri di pace vera, a voi e al mondo!
Queste riflessioni hanno impegnato i missionari e le missionarie dei vari Istituti che in Italia si impegnano nell’animazione missionaria, in un loro recente convegno sul tema: “Spiritualità e prassi della nonviolenza” (Pacognano, Napoli, 3-7 febbraio 2004).
Possano essere questi i pensieri, i sentimenti e le parole più attuali per scambiarci gli auguri pasquali. Ci spingono infatti a continuare a pregare per la pace e la fraternità tra tutti i popoli, così duramente provati dagli orrori delle guerre e delle violenze.
Il Signore, con la sua risurrezione, porti al mondo intero la vera pace e ricompensi tutti voi per il bene che volete, con noi, all’umanità intera.