Don Giusto Della Valle, presbitero della diocesi di Como e prete Fidei donum in Africa per tredici anni, attualmente è parroco di San Martino a Rebbio, nella periferia di Como. La sua parrocchia è un punto di passaggio per molti migranti e cittadini italiani e svizzeri, dove si svolgono attività di conoscenza, cura, orientamento giuridico-legale, apprendimento scolastico, formazione professionale e ricerca di lavoro. Nella parrocchia si tengono numerose assemblee per decidere chi accogliere, segnate da conflitti, senso di impotenza e incompetenza, ma anche promotrici di risposte adeguate ai nuovi bisogni.
Don Giusto condivide il suo lavoro di accoglienza con i migranti nella sua parrocchia e discute come l'accoglienza possa diventare un modello per la Chiesa tutta. Parla della sua esperienza in una parrocchia di periferia con una significativa presenza di migranti, circa il 30% dei 10.000 abitanti. Affronta temi come la trasformazione della missione della Chiesa in risposta alle sfide attuali, tra cui la tecnologia, l'intelligenza artificiale, e i conflitti globali come la guerra in Ucraina. Riflette sulla trasformazione del mondo e sulle incertezze sul futuro, sottolineando l'importanza di un approccio aperto e di un senso di "serena inquietudine" nel navigare questi cambiamenti.
Don Giusto inizia ringraziando per l'invito e i Missionari Saveriani, con cui ha una lunga conoscenza. Parla della sua parrocchia a Como, dove circa il 30% degli abitanti sono migranti. Riflette sulla trasformazione della missione della Chiesa in risposta alle sfide contemporanee, come la tecnologia, l'intelligenza artificiale e i conflitti globali. Sottolinea l'importanza di un approccio aperto e di un senso di "serena inquietudine" nel navigare questi cambiamenti.