Laura Gusella, studiosa di Bibbia e autrice di numerosi libri, fa parte della fraternità monastica di Tartiglia, in provincia di Arezzo. Nel suo intervento, Gusella invita la Chiesa ad adottare uno stile aperto e accogliente verso tutte le persone, anziché imporre una dottrina legata a prassi forse obsolete. Tocca temi come il ruolo della donna nella Chiesa, il gender, l'omosessualità, la liturgia, la famiglia tradizionale e i nuovi modelli di famiglia emergenti. Il suo approccio è chiaro: se la Chiesa rimane ancorata a strutture e tradizioni immutabili, non sarà possibile alcun cambiamento, e la Chiesa rischia di perdere la propria profezia.
Laura Gusella inizia il suo intervento esprimendo la gioia di ritornare in un ambiente saveriano, avendo trascorso anni a Piombino ospite di Carlo Emma. Propone una riflessione sulla missione come fraternità, partendo dalla sua formazione biblica. Divide la sua riflessione in tre parti: la prima riguarda l'immagine di Dio che fonda l'idea di fraternità e missione; la seconda parte si concentra sulla comunione di fratelli e sorelle all'interno della Chiesa; e la terza parte esplora la comunione con l'umanità nel mondo. Gusella utilizza icone bibliche per guidare la sua riflessione, partendo da Genesi 1:26-27 per discutere l'immagine di Dio e la creazione dell'umano.
Gusella esprime la sua gratitudine per essere tornata in un ambiente saveriano e propone la sua riflessione sulla missione come fraternità. Parla della sua formazione biblica e della sua intenzione di condividere riflessioni tra fratelli e sorelle, partendo da icone bibliche. Menziona la sua partecipazione alla lezione di Massimo Grilli e l'intenzione di collegare i suoi spunti alla sua riflessione. La riflessione è divisa in tre parti, iniziando con l'immagine di Dio che fonda l'idea di fraternità e missione, passando poi alla comunione all'interno della Chiesa e infine alla comunione con l'umanità nel mondo.