Skip to main content

La missione nel “cuore” del Concilio

Condividi su

L a costituzione sulla Chiesa Lumen gentium (LG) è giustamente considerata il cuore del Vaticano II, non solo per la sua natura di costituzione dogmatica, ma soprattutto per la funzione catalizzatrice che il tema Chiesa ha avuto all’interno del dibattito conciliare. Quando, sul finire della prima sessione (dicembre 1962), si trattò di individuare un tema unitario che desse armonia ai lavori conciliari, i cardinali Montini e Suenens proposero il tema Chiesa nella sua duplice articolazione ad intra e ad extra.

Da allora tutti i documenti vi trovarono il loro centro di unità. Divenuto Papa, il card. Montini offrì un quadro ancora più chiaro e sistematico del tema con l’enciclica Ecclesiam suam che fece da sfondo, per così dire, alla LG, precedendone di alcuni mesi la pubblicazione. È noto che la LG ebbe un iter travagliato e conobbe il rifacimento di vari schemi preparatori prima di approdare al testo attuale.

Frutto di una laboriosa composizione di tendenze diverse, presenta nondimeno una profonda unità e una ricchezza di contenuto tale che la rendono punto di riferimento imprescindibile, alla cui luce vanno letti e interpretati anche gli altri testi del Concilio.

LA CHIESA E LA SUA MISSIONE

Per quanto riguarda il tema specifico della missione, a prima vista potrebbe apparire marginale nell’insieme della costituzione. La LG tratta, infatti, del “carattere missionario della Chiesa” solo al n. 17 rimandando al decreto Ad gentes una sua trattazione completa. Una lettura più attenta, tuttavia, non manca di cogliere il profondo afflato missionario che permea tutta la costituzione, fin dal suo incipit: «Cristo è la luce delle genti: questo santo Concilio, adunato nello Spirito Santo, desidera dunque ardentemente, annunciando il Vangelo ad ogni creatura (cf. Mc 16,15), illuminare tutti gli uomini con la luce del Cristo che risplende sul volto della Chiesa» (LG 1).

Nell’autopresentarsi al mondo, la Chiesa prende coscienza di essere per sua natura “missionaria” (cf. AG 2), chiamata e inviata ad annunciare il Vangelo a tutte le genti, e ad illuminare tutti gli uomini.

È un’ouverture di respiro universale che dà il là ai grandi temi cheimpreziosiscono il primo capitolo e sostengono la struttura di tutta la costituzione: la chiesa-mistero,segno estrumento dell’intima unione con Dio e dell’unità di tutto il genere umano” (n. 1); la centralità del mistero trinitario (nn. 2. 3. 4); il rapporto regno di Dio-Chiesa (n. 5); la varietà delle metafore bibliche sulla Chiesa (n. 6) lette alla luce del mistero cristologico (nn. 7-8), in particolare del rapporto Cristo/Chiesa (n. 7) e Chiesa/Cristo (n. 8).

LA CHIESA SEGNO E STRUMENTO DI SALVEZZA UNIVERSALE

I primi due temi enunciati dalla LG – la nozione di mistero-sacramento e la centralità del mistero trinitario – sono fondamentali per cogliere la dinamica missionaria che pervade tutta la costituzione. La Chiesa, sul cui volto splende la luce di Cristo, è chiamata a rendere presente nella storia il «mistero» di salvezza che Dio, nel suo inesauribile amore, ha predisposto per l’umanità. La nozione qui assunta di «mistero», inequivocabilmente attinta da Paolo, evoca il «mistero nascosto da secoli e da generazioni, ma ora manifestato ai suoi santi» (Col 1,26) e svela «il liberissimo e arcano disegno di sapienza» del Padre (LG 2), per il quale anche «i gentili sono chiamati, in Cristo Gesù, a partecipare alla stessa eredità, a formare lo stesso corpo, e ad essere partecipi della promessa per mezzo del vangelo» (Ef 3,6). È di questo “mistero-disegno” che la Chiesa è sacramento, segno e strumento per il suo compimento nella storia.

«Pellegrina su questa terra» (n. 6), essa è chiamata ad annunciare e a donare a tutti i popoli la salvezza di Dio in Cristo, una salvezza integrale che non è solo liberazione dal male ma divinizzazione e partecipazione alla vita divina (LG 2).

NELLA LUCE DELLA TRINITÀ NÉ ESCLUSIVISMO NÉ INCLUSIVISMO

Al mistero trinitario di Dio, fonte e scaturigine di questo «arcano disegno» di salvezza, la LG dedica i nn. 2. 3. 4 del primo capitolo. In essi prevale, non la prospettiva dogmatica ma quella biblica del progressivo rivelarsi e donarsi di Dio al mondo: il disegno salvifico universale del Padre, la missione del Figlio, l’azione santificatrice dello Spirito.

I tre momenti, lungi dal dividere la storia in tre economie salvifiche, le danno compattezza, coerenza e profonda unità: una è la storia di salvezza a cui Dio, Padre-FiglioSpirito, guida l’intera famiglia umana. Dal punto di vista missionario, abbaglia l’orizzonte di assoluta universalità che questi paragrafi dischiudono: al n. 2, il disegno salvifico di Dio chela Chiesa svela erealizza nella storia è presentato come «chiamata» universale rivolta a tutti, come«vocazione» a diventare «conformi all’immagine del Figlio suo, affinché egli sia il primogenito fra molti fratelli (Rm 8,29)» (LG 2).

Nella realizzazione di questa vocazione, la Chiesa si pone come “spazio” dischiuso a «tutti i giusti», da Adamo fino all’ultimo eletto, in una tensione all’universalità che, lungi dall’essere esclusivista o inclusivista, risponde piuttosto alla dinamica diffusiva dell’amore e del dono, dato e accolto. Il n. 3 introduce Cristo come centro della storia e culmine della rivelazione-realizzazione del piano salvifico del Padre. Egli è il Figlio, nel quale e per il quale tutto è stato fatto, mandato per inaugurarein terra il regno deicielierivelareil mistero d’amore del Padre (cf. n. 3).

Anche qui prevale la prospettiva biblica che pone alcentro Cristo come «agnello pasquale» dal cui sacrificio e dono d’amore nasce la Chiesa. Ne consegue il risalto dato all’azione liturgica che attualizza l’emergere della Chiesa come evento e dono che viene dall’alto. È l’eucaristia – panespezzato per la salvezza del mondo – che fa la Chiesa, la plasma e la costituisce «corpo di Cristo». Il n. 4, infine, presenta lo Spirito come l’anima stessa della Chiesa:coluiche, dimorando in essa, la santifica, la rigenera, la introduce alla verità tutta intera, la unifica nella comunione e nel servizio, la costituisce nuovo “popolo di Dio”, un popolo che deriva la sua unità dal Padre, dal Figlio e dallo Spirito.

LA CHIESA POPOLO DI DIO TRA I POPOLI

Con la metafora del “popolo di Dio”, la Lumen gentium introduce un altro tema innovativo che diventerà dominante nel secondo capitolo. Con esso, la costituzione intende sottolineare la “cattolicità” della Chiesa, intesa non tanto come dimensione spaziale, ma soprattutto come apertura universale a tutti i popoli, come assunzione e valorizzazione della varietà delle culture di tutte le “genti” chiamate a portare i propri doni nella città del gran Re (cf. n. 13).

Diffuso in tutte le nazioni della terra, questo popolo messianico che è la Chiesa nasce dall’iniziativa di Dio e trova consistenza nell’opera di salvezza di Cristo: poiché tutti gli uomini sono chiamati a formare il popolo di Dio, questo “popolo”, pur restando uno e unico, si deve estendere a tutto il mondo e a tutti i secoli (cf. n. 13). Da un punto di vista missionario, questesono affermazioni di grande importanza che preparano gli sviluppi dei numeri successivi (nn. 16-17) soprattutto là dove si afferma che «quanto a quelli che non hanno ancora ricevuto il Vangelo, anch’essi in vari modi sono ordinati al popolo di Dio» (n. 16).

L’espressione «ordinati a», più che un “dovrebbe essere”, è già un “essere in via verso”, sostenuto dalla volontà salvifica di Dio e dall’opera della grazia che tocca tutti. Oggi, come sempre, la Chiesa, popolo di Dio tra i popoli, è chiamata ad annunciare a tutti, e a realizzare in tutti, questo «mistero di salvezza» purificando, elevando e perfezionando tutto ciò che di buono la grazia ha seminato nella mente degli uomini o nei riti e culture proprie dei popoli, procurando che nulla di tutto ciò vada perduto (cf. n. 17).



Per scaricare la rivista accedi con le tue credenziali d'accesso o abbonati.

Logo saveriani
Sito in costruzione

Portale Unico dei Saveriani in Italia

Stiamo finalizando la nuova versione del portale

Saremmo online questa estate!

Ti aspettiamo...

Versione precedente del sito