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ELOGIO DEL POLITEISMO / QUELLO CHE POSSIAMO IMPARARE OGGI DALLE RELIGIONI ANTICHE

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Ecco un libro le cui ridotte dimensioni sono inversamente proporzionali al valore del contenuto. Non si tratta né di un eccentrico pamphlet di un erudito, né di una stravagante “riscoperta” di chissà quali culti sepolti dalla notte dei tempi, ma, come recita il sottotitolo, di “quello che possiamo imparare oggi dalle religioni antiche”.

Sorpresa! Che sarà mai? Moltissimo, sostiene l’autore Maurizio Bettini, latinista, studioso dell’antichità classica, attualmente ordinario di antropologia del mondo antico nell’Università di Siena, perché è dal ruolo della religione nella società romana e dal rapporto esistente tra ciò che la nostra sensibilità odierna ci fa definire “politeismo” con l’atteggiamento culturale dei fedeli che possiamo ancor oggi trarre proficui insegnamenti in tema di integralismo, fondamentalismo e riconoscimento dell’altro. Tema quanto mai attuale e delicato, alla luce delle conseguenze portate nei secoli da religioni “monoteiste” come il cristianesimo e l’islam. Ma andiamo con ordine.

Si parte da una smentita: quella della diffusa convinzione che la religione dei greci e dei romani sia “superata”, sconfitta non solo o non tanto dal cristianesimo, quanto dal progresso della civiltà. Una tale affermazione – sostiene Bettini – “corrisponde né più né meno a dichiarare che la poesia di Omero o quella di Virgilio sono superate”. “In realtà – prosegue l’autore – da molto si è compreso che i prodotti della cultura non si misurano sul parametro del tempo o dell’evoluzione, e questo vale anche per la religione”.

Si passa all’origine del monoteismo ebraico, che implica una scelta di carattere esclusivo. “Il dio di Israele è un dio unico, geloso, che non sopporta la presenza di altri dèi ‘di fronte a lui’ e come tale chiede ai propri fedeli di optare: non si possono adorare più dèi, come avveniva in Egitto o nell’antica Mesopotamia, ma uno solo”. La relazione tra religioni diverse viene dunque posta in termini di “vero” e “falso”. La religione che pratica il popolo d’Israele è vera, le altre sono solo false religioni. Professarle costituisce una colpa, che sarà punita con severità dal dio geloso.

Questa originaria “distinzione mosaica” sta alla base delle differenze, egualmente esclusive, introdotte dalle versioni successive del monoteismo, come quella fra cristiani e “pagani”, musulmani e “infedeli”. La “distinzione mosaica” ha dunque svolto un ruolo fondamentale nella formazione delle religioni che si sono sviluppate da quella ebraica. Ne discende il corollario per cui, in quanto unico ed esclusivo, il dio dei monoteismi non è “traducibile” in nessun’altra divinità. In altre parole, all’interno di questi sistemi religiosi non è logicamente possibile affermare che Dio corrisponde a, o s’identifica con, un’altra divinità onorata all’interno di altre culture.

Al contrario, i politeismi arcaici permettevano specificamente di stabilire corrispondenze fra divinità appartenenti a popoli diversi, fino al punto di identificarle fra loro. Qui sta la grandezza delle antiche religioni: lo storico Tacito, per descrivere il rapporto stabilito fra le divinità germaniche e quelle romane, usa un termine che sembra evocare l’atto di tradurre, ossia l’interpretatio, che consente, tramite congetture, di procedere a un’identificazione fra divinità appartenenti a culture diverse.

Si tratta di osservare, ricercare, argomentare per giungere a un’interpretazione non univoca, a cui se ne può sempre affiancare o contrapporre un’altra. Una visione del divino in movimento, radicata nella flessibilità del sistema politeistico, nella sua natura aperta e creativa.

Tutto ciò dovrebbe aiutare a valorizzare – sottolinea Bettini – quegli aspetti del politeismo che, se trasferiti nelle nostre società, potrebbero contribuire a ridurre uno dei molti mali che continuano ad affliggerle: il conflitto religioso, e assieme ad esso quel variegato spettro di ostilità, riprovazione, indifferenza che tuttora avvolge agli occhi degli “uni” le divinità onorate dagli “altri”.



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