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ARIGATŌ, PADRE PIERGIORGIO MANNI

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Padre Piergorgio Manni – da 60 anni missionario saveriano in Giappone, morto a 83 anni all’ospedale Nishida Izumisano, a Osaka – era originario della mia zona, Massino Visconti (No). Ovviamente la grande Famiglia Saveriana lo ricorda molto meglio del sottoscritto. Mi permetto qui di accennare a qualche incontro con lui, quando rientrava dal Giappone. Comunicava con un atteggiamento umile, semplice, nonostante avesse una cultura vastissima. Ascoltava tanto…

A dicembre 2008 tornò nella nostra Diocesi di Novara, invitato dal vescovo Renato Corti, per accompagnare e tradurre la testimonianza di Akira Fukahori, di Nagasaki, sopravvissuto alla bomba atomica: aveva 15 anni il 9 agosto 1945, quando fu sganciata la bomba atomica sulla sua città. Ne uscì miracolosamente quasi illeso, sommerso da un mucchio di cadaveri. Un racconto, quello di Akira, sempre con le lacrime agli occhi e sempre accompagnato con delicatezza e umanità dal “fedele traduttore” padre Piergiorgio: alla veglia diocesana per la pace del 31 dicembre, in alcune scuole, incontri pubblici, celebrazioni in Duomo a Novara. P. Manni ha dato voce a questa testimonianza, confermando con qualche suo intervento l’urgenza dell’impegno per la pace, anche alla luce della tragedia di Hiroshima e Nagasaki.
Davvero ricordando padre Piergiorgio, un testimone del Vangelo e della Missione, possiamo proclamare: Beati i miti…”. Arigatō, padre Piergiorgio!        

Di seguito, l'articolo correlato di don Mario Bandera sulla Testimonianza di Akira Fukahori a Novara.



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