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Il mare della vita

Il mare della vita

Siamo tutti sulla stessa barca. Essere tutti sulla stessa barca significa essere tutti nella stessa condizione. Questo modo di dire ci ricorda che in questo mondo siamo tutti passeggeri a bordo di una nave, solchiamo insieme il mare della vita, attraversiamo le tempeste, le fatiche di questa navigazione pericolosa e vogliamo raggiungere una costa lontana.

Siamo tutti migranti, naufraghi alla deriva. Naufraghi…quanta vita si nasconde dietro questa parola, ma soprattutto quanta morte!

Nel nostro incontro con i giovanissimi abbiamo voluto riflettere sulla tragedia del naufragio avvenuto sulle coste di Crotone e affrontare questo tema delicato e doloroso. Ciascuno ha avuto modo di affidare i propri pensieri e soffermarsi sull’accaduto in una dimensione di ascolto e preghiera.

Dalle riflessioni condivise sono emersi tanti dubbi e desideri. Il desiderio di essere sensibili alla sofferenza altrui per non restare indifferenti al dolore, la rabbia di fronte all’ingiustizia, la speranza e la voglia di cambiare le cose, un senso di vuoto che non può essere colmato, rassegnazione e amarezza per le sorti del mondo, desiderio di pace e accoglienza. Abbiamo riflettuto sul dolore di chi lascia tutto alla ricerca di una nuova vita e di un porto sicuro, con il rischio però di perdere la vita stessa e trovare la morte.

Ci siamo soffermati sull’ascolto delle parole della canzone Lettera dal Mare di Massimo Ranieri “La notte non finisce mai, l’America lontana di là dal mare dove piove fortuna e libertà…ma questo mare è troppo grande per non tremare” e le parole della canzone Stiamo tutti bene “La gente grida, chiede aiuto ma nessuno risponde, mi guardo intorno e vedo sempre e solo onde”.

Sorgono tante domande…Fino a quando l’uomo preferirà la guerra alla pace, l’indifferenza all’amore, la vendetta al perdono? Chi sarà la tua ancora nel mare in tempesta? Chi ti lancerà il salvagente quando starai annegando?

Abbiamo affidato queste nostre preghiere al Padre scrivendole su fogli di carta che sono stati poi piegati a forma di barca. Ci siamo rivolti a Dio con la preghiera del Padre Nostro dedicata a tutti noi, migranti di questo mondo.


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Pubblicato
13 Marzo 2023
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