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Vivere la missione nel quotidiano

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Sono arrivata dal Brasile poco più di due anni fa, portando nel cuore il semplice desiderio di condividere la mia vita e consacrazione nella culla dove la mia famiglia religiosa ha preso inizio, l’Italia e precisamente Venezia.

Un giardino da coltivare

Sono inserita nella comunità di Mestre Beato Luigi Caburlotto, dove c’è l’attività della scuola primaria e dell’infanzia con tanti bambini, insegnanti e genitori. Sono stata accolta da tutti con tanta comprensione e tenerezza, nonostante la cultura diversa e il mio italiano non perfetto.

Ricordando sempre San Paolo (“guai a me se non evangelizzo”) e le parole di papa Francesco che ci chiede continuamente di vivere la nostra fede nella prossimità con le persone, ho pensato: “Signore, assumo questa evangelizzazione, coltivando questo meraviglioso giardino che tu mi hai consegnato, bambini, genitori, insegnanti, come missione in questo tempo storico e di grazia”.

Piccoli gesti con un grande amore

Piano, piano, ho cominciato un percorso di preghiera con i bambini e i genitori che al mattino accompagnano i figli a scuola. Ho cercato di usare i doni di creatività che il Signore mi ha donato e che riconosco ogni momento come suoi. Ho stabilito un rapporto di preghiera coerente con la vita di ogni giorno, che fosse una preghiera gioiosa e piacevole per tutti. Si tratta di brevi riflessioni, piccoli pensieri, semplici gesti quotidiani, impersonati dai bambini e dai genitori. Essi coinvolgono la vita di tutti con azioni concrete per la vita personale, di studio, nel lavoro, nel matrimonio e nella quotidianità di ogni persona.

Con gioia i bambini, i genitori, le maestre già sanno a memoria le spinte mattutine: “Rinnova la mia mente, purifica il mio cuore, rendimi santo” (preghiera del Beato Luigi Caburlotto), Padre Nostro che sei nei cieli, Padre Nostro che sei qui, un amico, due amici, tre amici sempre insieme, il Padre che ci ha creato, il Figlio che abita nel nostro cuore e lo Spirito Santo che ci conduce”.

Terminiamo sempre con un invito: “Piccoli gesti con un grande amore”.

Un momento atteso e importante

Insieme, facciamo piccole scene, brevi riflessioni, gesti minimi, ma con una grande voglia di vivere la nostra fede ed edificare il Corpo di Cristo nella comunità. Ognuno di noi deve diventare luce e sale nella propria vita.

Sono piccoli segni che, con la grazia del Signore, diventano impegno vero per tutta la vita.

I genitori, sempre più numerosi, attendono alla preghiera del mattino. Anche per loro questo è diventato un momento importante che li aiuta poi a vivere la giornata in modo diverso, dando senso alle loro azioni e all’essere cristiani. È bello sentire l’atmosfera che si crea durante la preghiera, breve, intensa e condivisa.

Così vivo, attualmente, la mia realtà missionaria con tanta gioia e disponibilità.



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