Skip to main content

Vita missionaria in Giappone

Condividi su

Prima di rientrare in Giappone e dopo aver partecipato a Tavernerio (CO) alla riunione di tutti i superiori delle varie regioni saveriane sparse nel mondo, p. Claudio, per molti amici di Desio conosciuto come “Nabo”, ci lascia queste riflessioni.

Le salite al santuario “Madonna della Stella” e alla collina della “Santissima” son state occasioni per spaziare con lo sguardo sul mio paese natale: Gussago (BS). Alla bella visione del paesaggio, dei luoghi familiari, fa capolino il ricordo di eventi e incontri che hanno accompagnato la mia infanzia e che ora mi fanno dire al Signore: Grazie per tutto e per tutti.

Le vacanze italiane” stanno per finire. Me lo hanno ricordato i sandali che da due mesi porto ai piedi e che proprio a conclusione della passeggiata si sono rotti. Hanno fatto il loro dovere, ma ora è tempo di rimettersi le solite scarpe, che invece accompagnano i miei passi in luoghi diversi da quelli natii.

Un rinnovato entusiasmo

Sono ormai ventuno gli anni trascorsi in Giappone, diverse le missioni in cui ho lavorato, tanta la gente a cui ho offerto un saluto, al quale spesso ho accompagnato qualche “buona parola”. In questi ultimi sei anni (dopo la “pausa benedetta” di Desio) mi sono inserito nuovamente nell’attività missionaria con rinnovato entusiasmo.

Come primo ambito di lavoro mi era stata affidata la missione di Kaizuka. Composta da circa 150 cristiani, ha vicino anche l’asilo cattolico. Di entrambi sono stato responsabile per cinque anni. Ogni mattina, dopo la celebrazione della Messa, l’apertura dell’asilo e il conseguente arrivo di maestre e bambini, riempivano le mie ore di attività missionaria.

Sin dal saluto, che maestre e bambini (tutti non cristiani) rivolgono alla statua della Madonna con il Bambino, ho avuto occasione di parlare di Gesù. È infatti questo il mio (non tanto nascosto) desiderio missionario: che davvero tutti i giapponesi incontrino Dio e sperimentino la sua bontà, la riconoscano nella persona di Gesù e diventino un giorno suoi discepoli.

Senza limiti…

Oltre all’asilo, la scarsità di sacerdoti e le molteplici attività di formazione e preghiera dei cristiani mi portano a spaziare per diversi chilometri in tutto il vicariato.

Se i cristiani della zona sono circa 4mila, come missionario non dimentico che sono ben 800mila le persone che sullo stesso territorio non conoscono Gesù.

Per cui so bene che il mio lavoro non ha limiti di tempo e di spazio.

La creatività, la gioia e il “granello di fede” sono caratteristiche che devono contraddistinguere ogni incontro o evento della giornata.

Ciò comporta che come missionario mi trovo sempre al posto giusto e nella giusta attività, pur cambiando negli anni la forma di lavoro, la diocesi e il ruolo che sono chiamato a svolgere.

Il ruolo di superiore

Da due anni sono l’animatore e il coordinatore delle attività di tutti i saveriani che lavorano in Giappone, in qualità di superiore regionale. Un po’ provo dispiacere per aver lasciato il lavoro missionario diretto, ma la conoscenza di tutto ciò che stanno compiendo i miei confratelli e le molteplici iniziative in cui sono coinvolti mi rendono felice di poter essere loro di supporto.

Tutti crediamo che ogni impegno svolto per annunciare il vangelo, un giorno raccoglierà i frutti promessi dal Signore.

Tanti di loro, pur avendo raggiunto una certa età, sono ancora preziosi operai nella “messe” giapponese, che certamente è tanta. Sono certo che, unito al nostro lavoro missionario, c’è sempre la preghiera quotidiana di tanti amici e amiche, affinché vengano mandati nuovi “operai del vangelo” nella “terra del Sol Levante”.



Scarica questa edizione in formato PDF

Dimensione 2548.8 KB

Gentile lettore,
Continueremo a fare tutto per portarvi sempre notizie d'attualità, testimonianze e riflessioni dalle nostre missioni.
Grazie per sostenere il nostro Giornale.


Altri articoli

Edizione di Maggio 2017

Il dialogo tra paura e speranza

Il compianto p. Luigi Menegazzo rivolgeva a noi missionari questa domanda: “Sono aperto al dialogo, all’incontro culturale? Quale conversione devo ...
Edizione di Marzo 2005

Un’intera famiglia in missione, Da Taranto a Taipei con entusiasmo

Nella sua lettera pastorale sulla famiglia, il Papa afferma: “Come già agli albori del cristianesimo, Aquila e Priscilla si presentavano come coppi...
Edizione di Maggio 2010

Giornata di festa attorno ai...

Nella rubrica "Vita Saveriana" (a pagina 3), padre Luca ha descritto brevemente i quattro saveriani del giubileo sacerdotale. Qui lo studente saver...
Logo saveriani
Sito in costruzione

Portale Unico dei Saveriani in Italia

Stiamo finalizando la nuova versione del portale

Saremmo online questa estate!

Ti aspettiamo...

Versione precedente del sito