Vicenza, Tanti familiari e missionari
Festa della famiglia saveriana
Domenica 6 maggio 2007. Sull'ampia entrata si delineano le figure, si mescolano nei saluti, si intrecciano i nomi: Framarin, Masolo, Corsara, Lanaro, Vignato, Zaltron, Dal Bianco... Se ne aggiungono anche di nuovi: i Giavarini e i Mantovani.
Si scambiano notizie dei vicini e dei lontani. Poi si scende nel salone del seminterrato per celebrare l'Eucaristia. Padre Mario Giavarini, superiore della comunità, rivolge un caldo saluto ai parenti convenuti e presenta i missionari della casa. Segnala anche la presenza del GAMS - gli amici dei missionari saveriani - che animano tante nostre attività missionarie e si sono impegnati a dare una mano per l'occasione.
"Siete l’amore che ci unisce"
Il vicario generale dei saveriani, p. Luigi Menegazzo, è venuto da Roma per animare la celebrazione. Prende lo spunto dal vangelo della domenica, con Giuda che esce disperato dal Cenacolo, a notte fonda, e con Gesù che contrappone al brutto gesto di Iscariota il suo comando nuovo: "Amatevi gli uni gli altri!".
"Anche oggi - esordisce padre Luigi - nel buio che ci circonda, risuona a noi lo stesso invito di Gesù: amatevi gli uni gli altri! Siete qui per una domenica missionaria. Oggi voi rappresentate l'amore che unisce i missionari alle loro famiglie. Alcuni siete stati anche nelle nostre missioni; avete visto, vi siete resi conto...".
Padre Luigi accenna alla sua recente visita in Colombia. Racconta di giovani che hanno promesso di ritrovarsi per recitare il rosario missionario e per impegnarsi in qualche lavoro di solidarietà. Lo scorso novembre, visitando la Sierra Leone, ha trovato il problema di rinnovare gli ambienti per la catechesi. Nelle Filippine, in preparazione alla Pasqua, ha visto che si raccoglievano offerte per fare del bene ai più poveri. "Amare - conclude p. Luigi - significa approfittare delle piccole occasioni, sostenuti dalla preghiera, dall'Eucaristia e dal sacramento della riconciliazione".
Magia, musica e barzellette
Nel salone attiguo, attendono le tavole imbandite con ottimo gusto dal GAMS. A vivacizzare il pranzo, sbuca il tocco del mago p. Claudio Mantovani, esperto nell'arte, con alcuni numeri del suo repertorio. Padre Mario Diotto completa con la fisarmonica, invitando a seguirlo in coro: "Fora, fora per la Valsugana...". Infiora anche l'ambiente con una barzelletta: Un tizio si confessa: "Sono sposato... sono sposato... sono sposato...". Gli dice il confessore: "Ma questo non è peccato!". "Sono pentito lo stesso!", conclude il penitente.
Il calore sale. Com'è bello che i fratelli si trovino insieme! Al termine del pranzo, all'arrivederci, in dono viene lasciata una piccola croce, proveniente dal Guatemala, come ricordo di questa giornata trascorsa... in famiglia.