Vicenza: Cambio di guardia nella Direzione
Testimonianza di padre Luigi Brioni e padre Silvano Zordanello
Il p. Luigi Brioni, superiore nella casa di Vicenza, si candida per un anno di studi teologici a San Francisco in USA e ci lascia. Padre Silvano Zordanello si insedia in sua vece. Padre Luigi prende commiato "La gratitudine alla mia comunità per la vita e l'affetto che mi ha donato, congiunta a tutte le persone incontrate a Vicenza in questi quattro anni. Dopo la mia malattia non desideravo altro che ritornare alla mia missione in Sierra Leone; l'insistenza dei miei superiori mi ha invece dirottato a Vicenza. Ben presto feci qui l'esperienza di una accoglienza cordiale e fedele, per cui mi sentii facilmente a casa mia.
La mia più viva riconoscenza va al nostro vescovo mons. Pietro Nonis, che mi ha sempre accolto da padre e trattato da famigliare; ai monsignori Giulio De Zen, V. Grolla, G. Ruaro, ai sacerdoti e religiosi, alle suore (in evidenza "Le Poverelle"), ai tanti laici il mio grazie più sentito per la loro cordialità e assistenza.
Carissimi mi sono stati i parenti dei nostri missionari, gli amici e i benefattori legati a noi, i missionari laici e i miei studenti di inglese. Quante persone ho incontrato qui a Vicenza, dentro e fuori casa. Quanti colloqui segnati dalla fede e dalla missione e spesso anche dal dolore, dal perdono, dal conforto. Grazie Vicenza, per la tua umanità, per la tua condivisione di fede, per la tua grande bontà e generosità. Rimarrai certo nel mio cuore, nella mia preghiera gioiosa e grata, nella speranza di rivederci".
Accompagnano p. Luigi i nostri sentimenti fraterni nell'apprezzare quanto da lui compiuto qui, specie la sua apertura verso tutti, la sua accoglienza sotto il nostro tetto e prima per i nostri tormentati esuli. A lui la ricompensa dall'Alto.
Padre Silvano Zordanello nuovo superiore
E' nato 55 anni fa sotto i fiabeschi castelli di Giulietta e Romeo. La sua prima Pasqua 700 battesimi; ogni settimana nelle varie succursali 400 bambini al sacro fonte: dieci anni intensi, trascorsi all'in segna del Regno. La due ruote da corsa - regalo di amici - lo raggiunge laggiù, tra i vestiti usati, per i tracciati impervi e le impennate assurde. Improvvisa si scatena la bufera del generale Bagaza contro la Chiesa: le espulsioni dei missionari si susseguono a catena.
Viene riconsegnato il passaporto a p.Silvano con una nota: indesiderato. Il suo commento? "La sofferenza mi ha lacerato fin nel profondo". La bici da corsa è rimasta ad Alain, un ragazzo figlio di una catechista: un miraggio per lui incredibile.
Padre Silvano viene destinato alla casa Saveriana di Macomer, in Sardegna, dove si immerge nel lavoro di formazione delle giovani reclute; nel giugno del '90 è nominato superiore della sede di Cagliari. Dal settembre '96 è qui a Vicenza nella veste di economo, implicato nella trasformazione sofferta dei nostri fabbricati. Non crediate che abbia appeso il pedale al chiodo: ha sfiorato tutte le cime venete.
E il Burundi? L'ha rivisto per un mese nell'89, sommerso dai cristiani in una succursale, nell'illusione loro e sua di non rientrare più in Italia. Scrive p. Silvano: "Mi dicevano: - Perché non rimani con noi? - Perché, perché?". Un perché che talora lo tormenta. Poi subentra il fiat. Ora, per sua consolazione, ha accumulato la carica di Superiore, nonostante i suoi reiterati tentativi di stornare la minaccia; così ha raddoppiato gli impegni.
Ma avrete occasione di approfondire la sua conoscenza; intanto vi porge il più lusinghiero saluto di intesa. A lui buon lavoro.