Vescovo Giovanni Gazza, addio!
Alcune testimonianze
Alla vigilia del 36° anniversario della sua consacrazione episcopale mons. Gianni Gazza entra nella luce santa dell'eternità beata. La Vergine Immacolata, splendente di gloria nella sua prima sede episcopale e da lui sempre venerata e amata durante questo lungo e generoso servizio episcopale, lo circonda oggi di quella tenerezza che ne ha confortato il cammino quale infaticabile annunciatore del Vangelo, pastore attento e premuroso, padre dal cuore mite e grande nell'amore.
A me è stata data la grazia e la gioia di raccoglierne la immediata eredità pastorale nella Santa Chiesa di Aversa, nel 1993. Egli ha voluto che io sperimentassi tutta l'amicizia, la fraternità, la comunione del suo cuore, con la delicatezza di una umanità sincera e di una profonda spiritualità ecclesiale.
La lunga e dura prova del male - alleviata dalla impareggiabile opera dei suoi confratelli Saveriani e delle suore - ha cesellato la sua anima sul modello di Cristo Pastore che offre la vita per il suo gregge.
mons. Lorenzo Chiarelli, vescovo
La notizia del ritorno alla casa del Padre del carissimo mons. Gianni Gazza, vescovo emerito di Aversa, se non mi ha colto di sorpresa sapendo della sua lunga malattia, mi ha profondamente colpito. Sono certo che avrà trovato le porte del Cielo spalancate, per il suo esemplare servizio pastorale nella Chiesa di Dio, prima come vescovo in Amazzonia, poi qui nella mia Chiesa, ad Aversa.
Eravamo grandi amici. E Dio solo conosce la nostra profonda comunione di spirito. Al punto che ora lo so certo vicino a me dal Cielo. Sarà difficile scordare la sua grande umiltà coniugata con la sua grandezza d'animo. La sua semplicità e il suo schietto sorriso. La sua passione per le anime e la ricerca di comunione. L'ultima volta che venne tra noi mi colpì la sua sensibilità, al punto che non nascose la sua commozione piangendo davanti a tutti. E come amava l'Amazzonia!
Sembrava la sua casa ideale. Lascia a tutti noi una testimonianza di santità e di zelo pastorale che davvero fanno amare la vocazione al seguito di Gesù.
mons. Antonio Riboldi, vescovo di Acerra
La scomparsa di mons. Gazza suscita in me memorie sante connesse alle tante opere apostoliche compiute nella nostra diocesi e ai tanti gesti di squisita fraternità sacerdotale, che hanno caratterizzato il ministero pastorale di questo vero apostolo di Cristo. Ad Aversa, egli ha portato tutta la forza e la ricchezza missionaria della sua vocazione e del suo ministero in terra di missione; come pure, il grande carisma della famiglia Saveriana.
Egli fu autentico "missionario" per la nostra Chiesa particolare, affettuoso e paterno con ogni sacerdote, per me amico e consigliere. Manifestò a tutti un animo pieno di carità e di saggezza, sempre accogliente e disponibile.
Ora il Signore lo ha chiamato a sé dopo le prove dell'ultima sofferenza, sopportata con ammirevole ed esemplare accettazione cristiana. Sono convinto che il Maestro degli Apostoli ha riservato il premio promesso a coloro che lo hanno seguito con fedeltà e hanno creduto alla sua Parola.