Una pianta perenne?
Molto interessante è stato l’excursus di p. Gerardo sulle origini dei movimenti missionari. Vive e ricche di intuizioni, analisi, previsioni della situazione sociale in Africa sono state le relazioni di p. Modesto e Mons. Joachim, discusse anche alla luce dell’attuale imponente fenomeno migratorio.
Le inevitabili e diverse considerazioni sulle cause e sugli effetti del fenomeno migratorio, emerse fra i partecipanti, hanno trovato pacifica e solidale ricomposizione nella lettura della meravigliosa e per certi versi drammatica poesia scritta da p. Fiore nel 1972 a Rumonge. Era un momento di grande sconforto, ricomposto e sublimato da una grandissima fede nella presenza e nell’aiuto del Signore.
Il nostro primo incontro si svolse presso l’abbazia Benedettina di Farfa nell’ottobre 1992, anno della morte dell’indimenticabile p. Fiore (noi lo ricordiamo ancora come don Fiore!). Altri ne sono poi seguiti annualmente fino ad oggi, con la sola eccezione di due anni.
Belle giornate passate presso il monastero delle suore francescane di Fara Sabina, nel convento delle suore Benedettine di Montefiolo, nel seminario maggiore di Roccantica, negli oratori della parrocchie di Pontesfondato e di Monopoli di Sabina, sull’eremo del Monte Soratte.
Nei primi anni abbiamo contato fino a 150 presenze di laici, di numerosi presbiteri diocesani e di tanti saveriani. Col tempo le presenze sono diminuite, ma lo spirito missionario è sempre vivo. Riusciamo ancora a mettere insieme una cinquantina di persone e a coinvolgerle in tematiche sempre attuali ed interessanti.
Dal 2009 l’associazione ha dato agli incontri la struttura di convegni mono/pluritematici, che hanno avuto grande successo. Dall’anno scolastico 2008-2009 ha indetto concorsi biennali presso le scuole elementari, medie e superiori su tematiche del terzo mondo.
Nell’ottobre 2011, nella pagina di Roma di “Missionari Saveriani”, pubblicai un articolo al quale il direttore p. Marcello Storgato diede il titolo: “Un Fiore… che non appassisce”. Nell’ottobre 2017, siamo ancora qui a ricordare p. Fiore D’Alessandri e i suoi amati batwa del Burundi. “Un Fiore che non appassisce”… che sia una pianta perenne?