Un omaggio a papa Francesco...
Sabato 22 giugno ho partecipato al pellegrinaggio a Roma, organizzato dalla diocesi di Brescia per celebrare il 50° anniversario dall'elezione di Paolo VI al soglio pontificio. Con sposa e amici ci siamo aggregati al gruppo scout di Sant'Eufemia, impeccabili nelle loro divise d'ordinanza. L'appuntamento clou era l'incontro di mezzogiorno con papa Francesco a San Pietro. La mattinata, però, è iniziata molto prima con il raduno sul lato destro del colonnato del Bernini. Qui circa cinquemila bresciani si sono messi pazientemente in coda sotto il sole per passare i controlli e prendere posto in basilica.
L'intervista prima dell'incontro
A ingannare l'attesa ci ha pensato la troupe di Teletutto che, con la gentile Clara Camplani al microfono, s'aggirava tra i fedeli per testare emozioni, aspettative e sensazioni a poche ore da un evento così importante. Nella rete della... rete bresciana sono caduto anch'io che in un attimo sono passato dall'atmosfera festosa e goliardica a quella più professionale per cercare di non dire banalità in... Brescia-visione. Nel kit del bravo inviato speciale in incognito, non poteva mancare una copia di "Missionari Saveriani", numero di aprile, proprio quello dedicato all'elezione di papa Francesco.
Preghiera, Messa e... distrazioni
La basilica, nella sua bellezza, regalava anche un gradito clima fresco. E l'atmosfera si faceva sempre più trepidante, tra il ‘va e vieni' di personalità, camerlenghi, addetti alla sicurezza e operai pronti a entrare in azione. Il cardinal Re sfoggiava un sorriso rassicurante, mentre salutava i bresciani che lo fermavano. Il momento della preghiera e la recita del rosario hanno smorzato i rumori, mentre ancora i pellegrini si sistemavano sulle sedie predisposte intorno all'altare del Bernini.
La Messa celebrata da mons. Monari con i sacerdoti presenti e i vescovi emeriti Olmi e Sanguineti ci ha permesso di entrare in ambito... Francescano. L'omelia, centrata sul denaro e sul valore della Provvidenza, ha fatto da preludio al sempre più imminente incontro con il papa. Peccato che la maestosa e sinuosa colonna del Bernini impallasse la nostra visuale. I posti che ci avevano assegnato, infatti, erano nel transetto sinistro. Scomodi, ma strategici perché si trovano vicini all'ingresso del papa.
Arrampicati sulle sedie
Francesco è stato accolto da applausi, grida e boati degni di una rockstar. Poi, velocemente ha raggiunto l'altare, dove la solita colonna ci ha fatto passare... in radiofonia. Il suo discorso su Paolo VI è stato intenso e prezioso. Di papa Montini ha ricordato "l'amore a Cristo, alla chiesa e all'uomo" e ha confidato che leggere i suoi discorsi, come quello a Manila e a Nazareth, gli fa bene.
Dopo i saluti alle autorità, è cominciata la lenta uscita dalla basilica del papa, che non si è risparmiato nel salutare tutti i presenti con un giro tra le balaustre, a stringer mani, baciare bambini (tantissimi) sulle spalle dei genitori, in un clima quasi da stadio, con l'entusiasmo alle stelle. Primi e ultimi a vedere il papa, ci siamo arrampicati anche noi sulle sedie per vedere un'espressione e rubare un'immagine, facendoci largo tra tablet, smartphone e macchine fotografiche.
Missione compiuta!
Quando tutto era finito, una punta di rammarico rimaneva: "Missionari Saveriani" era rimasto malinconicamente al suo posto. Lo riprendo con me e durante il lento sfilare verso l'uscita, l'occhio si posa su un tavolino pieno di oggetti. All'addetto della sicurezza, ora più rilassato, ho chiesto se quelli erano i doni dei bresciani per il papa. La risposta affermativa ha completato l'intuizione. Ho allungato deciso la rivista un po' sgualcita nelle mani del vigilante e gli ho chiesto di aggiungerla agli altri omaggi. Lui mi ha chiesto se c'era l'indirizzo per la risposta, che io gli ho mostrato, e poi senza esitare ha posato la rivista sul tavolino.
Missione compiuta! E prima di addormentarmi, ripercorrendo quella lunga ed emozionante giornata, è stato bello immaginare che papa Francesco, prima del meritato sonno, abbia sfogliato il numero di "Missionari Saveriani" a lui dedicato, con tutto l'affetto e l'ammirazione dei saveriani e dei loro collaboratori.