"Si vede, si sente, è presente"
Al congresso eucaristico in Messico
Ho avuto la grazia di partecipare al simposio e al congresso eucaristico internazionale, che si sono tenuti in Messico, nella città di Guadalajara, nell’ottobre scorso. Sono stati due avvenimenti di grande importanza: il primo era per teologi e specialisti; il secondo era a partecipazione popolare. Sinceramente, io li ho goduti tutti e due: il simposio, per la profondità con cui sono stati trattati i temi; e il congresso, per il modo con cui la gente ha dimostrato la fede in Gesù presente nell’Eucaristia.
“Ci credono davvero!”
Mi ha impressionato la lunga fiumana di fedeli che ha partecipato alla processione con l’Ostia consacrata, dalle porte della città fino alla cattedrale di Guadalajara. Lo slogan più acclamato era questo: “se ve, se siente, Cristo està presente!” - “si vede, si sente, Cristo è presente!”. Ho sentito alcuni sacerdoti italiani commentare meravigliati: “Quanta gente! E come ci credono che Gesù è presente nell’Ostia!”.
L’altro momento meraviglioso è stato il pellegrinaggio al santuario della Vergine di Zapopan: hanno calcolato che eravamo sui quattro milioni di persone. La Vergine di Zapopan è popolarmente chiamata “la Generala”, in contrapposizione con un “generale” che aveva deciso di far prosciugare il lago di Chapala.
La gente aveva preso l’immagine della Madonna e di notte l’aveva portata a spalla per 52 chilometri fino al lago; l’aveva poi messa su una barca, mentre la gente restava in preghiera.
Alla presenza della venerata immagine il livello dell’acqua non si abbassò, nonostante che l’acqua continuasse a uscire per le aperture fatte apposta.
Numeri impressionanti
Qualcuno ha calcolato i numeri delle presenze ai momenti culminanti. All’apertura del congresso, oltre al card. Tomko, delegato del Papa e presidente del congresso, c’erano 35 cardinali e 250 vescovi; nel campo da gioco dello stadio Jalisco, 16.000 sedie erano tutte occupate dai sacerdoti e dagli oltre 600 ministri straordinari dell’Eucaristia, che hanno distribuito la Comunione nelle tribune.
Oltre ai fedeli del Messico e delle nazioni d’America, c’erano delegazioni dalle nazioni dell’Africa, dell’Asia, dell’Europa e dell’Oceania, a manifestare l’universalità della chiesa cattolica. Le lingue usate erano latino, spagnolo, inglese, francese e tedesco.
Luci e ombre dell’umanità nel mondo di oggi
Nell’omelia il cardinale Tomko ha fatto un quadro delle luci e ombre dell’umanità di oggi. Le luci: la ricerca di qualcosa che possa unire l’umanità, un desiderio ardente di pace, la riscoperta della bellezza delle creature, la difesa dei diritti umani, la sensibilità per la giustizia sociale. Le ombre: le guerre conosciute e dimenticate, dichiarate e tacite; violenze e conflitti di diversa indole; e poi, eutanasia, aborto, attacchi al matrimonio e alla famiglia, la religiosità settaria e fanatica.
Il rimedio alle ombre dell’umanità di oggi è ancora Gesù Cristo. Ha affermato il cardinale: “Per noi l’Eucaristia è Gesù stesso; è Dio presente in mezzo a noi. Egli desidera entrare in noi, per conformare la nostra mentalità alla sua, i nostri sentimenti e le nostre volontà al suo modo di sentire e di amare. Cristo ci dona la vita presente e ci prepara per la vita eterna nella casa del Padre. Poniamo in Lui ogni nostra speranza; certi che, rimanendo in Gesù Cristo, non saremo mai defraudati”.