Piacere di… conoscerci
Sabato 7 novembre, i saveriani di Udine hanno ospitato un’iniziativa di accoglienza e dialogo tra alcune associazioni del territorio e un gruppo di profughi ospiti in Friuli. Due degli organizzatori ci hanno fornito un breve resoconto.
Dal desiderio di poter fare qualcosa di concreto per i profughi, è nata l’idea di trascorrere un pomeriggio insieme dai saveriani di Udine con alcuni richiedenti asilo, le associazioni che lavorano nell’ambito dell’accoglienza e un gruppo di cittadini. Il desiderio era incontrare persone, conoscere la loro cultura e la loro storia, andando oltre tutti i problemi politici e amministrativi.
Un bello spazio di dialogo
Ci siamo resi conto che la presenza a Udine dei profughi, giovani e adulti provenienti per lo più da Pakistan e Afghanistan, suscita diversi sentimenti: diffidenza, paura, indifferenza. Di conseguenza, la popolazione spesso non si sente coinvolta. Creando uno spazio di dialogo, abbiamo pensato di poter aiutare ad avvicinare persone che spesso si sfiorano senza conoscersi. Inoltre, sapere ciò che le associazioni fanno e sentire le storie può aiutare a superare la barriera di pregiudizio.
Alcune delle associazioni che abbiamo contattato, hanno dato la loro adesione: Ospiti in Arrivo, Caritas, Civiform. Ha partecipato anche un gruppo di giovani studenti del Collegio del Mondo Unito di Trieste, provenienti da vari paesi nel mondo, che ci hanno aiutato nelle traduzioni.
Le iniziative delle associazioni
Dopo un reciproco momento di presentazione, abbiamo sottolineato i valori che ci accomunano e in seguito ci siamo divisi in piccoli gruppi per poterci presentare personalmente, dire qualcosa di noi, scambiarsi le diverse storie di vita e porre domande.
Partendo dal dialogo, abbiamo creato occasioni di collaborazione per crescere in questa conoscenza reciproca. E le idee sono tante: sport, cucina, visite per la città, laboratori di aquiloni per bambini, mostra di fotografia, incontri formativi per apprendere l’iter burocratico che questi giovani debbono affrontare, incontri per presentare la loro cultura e le loro tradizioni. Inoltre, è stato possibile apprezzare le iniziative delle varie associazioni: mensa, corsi di italiano, raccolta di indumenti, sostegno psicologico, accoglienza.
Gli ospiti si sono messi in gioco, hanno conosciuto meglio la cultura italiana, hanno incontrato persone nuove e hanno vissuto un pomeriggio diverso dal solito.