Padre Diego Pelizzari dal Brasile
La Pec 215 (Progetto di emendamento alla Costituzione) prevede lo spostamento della responsabilità del processo di riconoscimento delle aree indigene dal governo al parlamento (deputati e senatori). Considerando i grandi interessi di quest’ultimi sulle terre degli indio, possiamo iniziare la recita del Requiem.
Il mese scorso, un gruppo di 60 indio, provenienti da tutto il Brasile per manifestare contro l’approvazione della PEC 215, si è recato davanti al parlamento per rivendicare il diritto alla terra, all’esistenza.
Accerchiati da 400 poliziotti, hanno depositato una cassa da morto. Ed hanno iniziato il rituale della preghiera, danzando e cantando. Terminato il rituale, gli indio si sono ritirati. E la cassa da morto è rimasta là. Ma nessuno aveva il coraggio di portarla via.
Il capo villaggio Roberto, del popolo guaranì, commentando il fatto, ha detto:
“Dobbiamo cambiare strategia; non serve più affrontare il nemico con archi, frecce e mazze, ma con la nostra fede, con i canti, le danze e le preghiere. Loro non hanno paura delle nostre armi, hanno paura delle nostre preghiere”.
p. Diego Pelizzari, sx - Laranjeiras do sul, Brasile.