P. Giancarlo Anzanello sempre attivo (Arcade-TV 24.8.1934 Madrid 19-4-2020)
Padre Valerio, missionario in Giappone, ricorda il fratello.
Giancarlo, ordinato presbitero, svolge il suo primo servizio a Macomer (come insegnante ed economo, facendosi voler bene da tutti) e poi a Madrid. Nel 1981 parte per Buenaventura (Colombia). “In mezzo ai nostri fratelli neri, figli degli schiavi trasportati dall’Africa per lavorare nelle piantagioni della canna da zucchero di Cali e Popayan. Lo ricordano ancora come un missionario sereno, gioioso e amante della compagnia. Ti guardava con i suoi occhi profondi che ti dicevano: Puoi contare su di me” (p. Gianni Zampini).
In occasione di un mio ritorno dal Giappone, ho fatto il viaggio verso Est, passando con lui una decina di giorni. Era contento e attivo. Mi portava a vedere la povertà, la cordialità e la familiarità della gente tra cui lavorava. Per strada, salutava allegramente tutti, muovendosi disinvolto in mezzo a quella povertà. Era proprio contento di essere missionario a Buenaventura. I 18 anni che ha trascorso lì gli sono rimasti profondamente impressi nel cuore. I migliori anni della sua vita, indimenticabili. Quando mi ha accompagnato all’aeroporto di Cali per proseguire il mio viaggio verso l’Italia, ha aperto le braccia e con un bel sorriso pieno di lacrime, mi dice. “Dì a mamma che sto bene, che non si preoccupi”.
Aveva coinvolto nella sua attività il gruppo missionario della parrocchia di origine a Conegliano. Quando tornava per le vacanze raccontava le sue esperienze di missione. Si è sempre affezionato profondamente ai luoghi dove è stato. È tornato in Spagna, una ventina d’anni fa. Anche lì aveva lasciato un pezzetto di cuore. Fino agli ultimi giorni ha cercato di rendersi utile alla comunità, nonostante una salute sempre più fragile.