Skip to main content

P. Ciroi: Sentire Cristo vivo tra noi

Condividi su

Care amiche e cari amici, la lettera che state leggendo era già pronta da alcune settimane. Poi, non so se per pigrizia o per altro (anche per una salute un po’ ballerina in questo periodo) ho sempre rimandato di… riportarla dalla carta al computer per inviarla. Così, sono arrivato fino a Pasqua.

Durante la Quaresima, mi ha accompagnato un libro di uno specialista biblico-spirituale da me molto apprezzato, Paolo Curtaz. Il titolo è strano, ma nello stesso tempo molto profondo: “L’ultimo sì di un Dio che muore solo come un cane” (ed. San Paolo). Magnifico per me, perché testimonia come il centro del Cristo morto in Croce non è tanto il dolore o la sofferenza, su cui tanto si è insistito e si insiste ancora, quanto l’Amore di Dio, rivelato attraverso il Cristo in croce ma soprattutto nella sua Resurrezione, fonte di gioia e punto fondamentale nella vita del cristiano. Sono queste le riflessioni che mi hanno incoraggiato e fatto amare sempre più la mia vocazione anche nella situazione di anzianità e malattia. Ed è per questo che vi voglio parlare di tre esperienze che nella recente Quaresima ho vissuto con gioia, non senza avervi riportato un passo che si trova alla conclusione del libro citato.

fri Ciroi 50mo ordinazione1pp“Troppo spesso il Gesù in cui crediamo è morto e noi pensiamo di fargli un piacere portandogli ancora unguenti per imbalsamarlo, come la Maddalena e le pie donne! Gesù è morto quando lo teniamo fuori della nostra vita; morto se resta chiuso nei tabernacoli delle chiese senza uscire in strada con noi; morto se la sua Parola non spacca il mare di ghiaccio che soffoca il nostro cuore; morto e sepolto quando la nostra religione diventa una religione senza fede, un quieto appartenere alla cultura cristiana senza che il fuoco della Sua presenza contagi la nostra e l’altrui vita; morto se la fede non cambia la nostra economia, la nostra politica; morto quando ci arrocchiamo nelle nostre posizioni discordando il nostro essere uomini... Morto, amici... morto. No. Gesù non è morto. È vivo. Non rianimato, non vivo nel nostro pensiero, no. Lui è veramente risuscitato e presente, che ci crediamo o no, che ce ne accorgiamo o no. Da questa consapevolezza nasce la gioia cristiana”.

Come dicevo prima, voglio parlarvi delle tre piccole esperienze che ho vissuto come la pregustazione della gioia della Resurrezione.                                                                                                          
La prima esperienza è l’anniversario dell’inizio dell’attività del gruppo Sant’Egidio in Indonesia. Ho celebrato la messa assieme a trecento giovani. È stato per me meraviglioso incontrarmi con loro, con cui ho lavorato tanti anni sia a Padang, dove la comunità ha iniziato la sua vita in Indonesia, che a Yogya e a Jakarta. È bello vedere tanti giovani che dedicano con amore il loro tempo ai poveri, agli anziani, agli ammalati e ai detenuti. Potrebbero dedicare il tempo a tante altre cose, a divertirsi dopo le loro occupazioni di studio e lavoro, ma hanno scelto di avvicinare i più dimenticati. La loro forza è la preghiera e la riflessione della Parola di Dio, la Bibbia. Non è questo un motivo di Gioia per credere che Gesù è veramente risorto e vive in mezzo a noi?  

La seconda esperienza è ancora una Celebrazione Eucaristica e questa volta per ricordare l’inizio delle attività “Choice”, a Jakarta, un movimento di cui vi ho parlato spesso nelle mie lettere. In questa ricorrenza erano presenti tra giovani e adulti, circa 250 persone. Molti li conoscevo. Meraviglioso per me vedere la trasformazione avvenuta in loro, perché proprio per mezzo del cosiddetto “ritiro di tre giorni Choice” hanno capito la bellezza del “conoscere, amare e servire il prossimo”, come dice il motto del movimento. Hanno praticato questo motto nelle loro famiglie e nei loro posti di lavoro. Tra loro sono sorte anche delle vocazioni sacerdotali o religiose. Molti li avevo conosciuti quando non erano ancora sposati. Ora li rivedevo felici con i loro figli. Non è forse anche questo un momento della gioia Pasquale e credere che veramente Gesù Risorto è in mezzo a noi? Durate l’Eucarestia i canti erano esplosivi e ti facevano sentire veramente Gesù vivo e presente.                         

La terza esperienza è la partecipazione all’inizio del nuovo anno cinese con gli anziani della “Casa Sant’Anna”, fondata da un Saveriano, ora già in cielo. La casa è ora diretta da bravissime suore ed alcuni laici e abitata da circa 80 anziani. I membri della comunità di Sant’Egidio vanno spesso a intrattenersi con questi anziani, quasi tutti abbandonati dalle loro famiglie. Dopo la Messa, il pranzo insieme coronato da canti e aneddoti divertenti. Per me è stata una cosa meravigliosa vedere il sorriso sul loro volto, sia durante la Messa sia durante il pranzo. In tanti hanno danzato e cantato ricordando la loro giovinezza. Anche questa è una bella testimonianza di sentire Cristo vivo in mezzo a noi. Uno spettacolo di vera gioia cristiana, dato da coloro che forse normalmente sentono il dolore dell’abbandono dei propri cari.

Ecco, carissimi, i pensieri che ho meditato e che mi hanno fatto vivere una Pasqua più veritiera, anche nella mia situazione. Mi sarà più facile mostrare il mio sorriso anche tra i nostri giovani del seminario, giovani che si preparano a diventare presbiteri e missionari. 
Tutto questo mi ha dato ottimismo e gioia in mezzo alle numerose notizie tristi di guerre e calamità che si sentono. Gesù è risorto nonostante tutto ed è portatore di gioia e pace. Sta a noi accogliere e diffondere questo messaggio con la nostra vita.



Scarica questa edizione in formato PDF

Dimensione 3049.56 KB

Gentile lettore,
Continueremo a fare tutto per portarvi sempre notizie d'attualità, testimonianze e riflessioni dalle nostre missioni.
Grazie per sostenere il nostro Giornale.


Altri articoli

Edizione di Gennaio 2015
Il 31 maggio 2014, un bel gruppo di ragazzi e ragazze, gran parte di Napoli, è andato a incontrare papa Francesco. L’hanno accolto cantando “O Papa...
Edizione di Dicembre 2011
È morto il mattino del 24 ottobre per infarto, mentre tornava a casa da una visita alle comunità in Mozambico. Nato a Martorano di Cesena, anch'egl...
Edizione di Luglio/agosto 2009
Nel silenzio, oltre sessanta persone del "piccolo gruppo di Cristo" hanno ascoltato per sette giorni il direttore degli esercizi spirituali, il dom...
Logo saveriani
Sito in costruzione

Portale Unico dei Saveriani in Italia

Stiamo finalizando la nuova versione del portale

Saremmo online questa estate!

Ti aspettiamo...

Versione precedente del sito