Volti nuovi?

Sierra Leone: al voto! Dopo elezioni pacifiche, Ernest Bai Koroma, 59 anni, è stato rieletto presidente della Sierra Leone. Sono stati scelti anche i 124 membri del Parlamento ed eletti i consigli locali e i sindaci. Si sono avute difficoltà e contestazioni da parte dei sostenitori del candidato sconfitto, poi rientrate. Scrive il saveriano p. Gerardo Caglioni: "Dove e in che modo si troveranno le risorse per realizzare pienamente i bei programmi presentati dai candidati? La Sierra Leone è ancora uno dei paesi più sottosviluppati del mondo, nonostante alcuni progressi. Ma ricchezza e benessere sono per pochi".

Messico: Peña Nieto presidente. Volto nuovo del vecchio e autoritario Partido Revolucionario Institucional, al potere per 71 anni fino alla sconfitta del 2000 e oggi di nuovo al governo, Erique Peña Nieto, 46 anni, si è insediato alla presidenza del Messico promettendo di riportare la pace sociale in un paese devastato dalla violenza legata al narcotraffico. In uno dei discorsi ha detto: "È tempo di muovere il Messico; verranno giorni migliori per tutti e rispetterò ogni voce della società". Sarà davvero così?

Si può fare di più!

Mine: 15 anni da Ottawa. "Adesso finiamo il lavoro", è questo il messaggio arrivato a 15 anni dalla firma del Trattato di Ottawa per la messa al bando delle mine. Esponenti della società civile e rappresentanti di oltre cento governi hanno fatto il punto della situazione sull'applicazione del Trattato. "Dobbiamo finire il lavoro perché questi ordigni non feriscano o uccidano più", ha detto Jody Williams, della Campagna internazionale. Benché abbiano finora aderito 160 paesi, fuori dal Trattato restano paesi importanti come Stati Uniti, Russia, Cina, India e Pakistan.

Doha: protocollo dimezzato. "I politici riuniti a Doha non vivono forse su un pianeta in cui le persone muoiono per alluvioni, tempeste e siccità?", ha detto Kumi Naidoo, Greenpeace. Nella lotta contro i mutamenti climatici non sembra esserci alcun criterio di "urgenza". Il cosiddetto Protocollo di Kyoto, esteso fino al 2020, coprirà appena il 15% delle emissioni complessive di CO2.

"Gli Stati Uniti - osserva Greenpeace - rimangono fuori dal Protocollo e, nonostante i recenti disastri dell'uragano Sandy non hanno mostrato alcun segno di consapevolezza. Anche Cina, India, Sudafrica e Brasile ancora non dimostrano il loro positivo potenziale di intervento".

Una riforma veloce. Flavio Lotti, coordinatore nazionale della Tavola della pace, a proposito della legge di riforma delle forze armate scrive: "In una sola giornata di lavoro hanno realizzato una riforma importante, senza il lavoro di analisi di una materia così delicata. Queste cose si fanno solo per favorire gli F35 (ai quali il Canada ha di recente rinunciato) e la potente lobby del complesso militare-industriale. A nulla sono valsi gli inviti a precisare e migliorare il testo. A nulla sono valse le nostre osservazioni puntuali".

Radiatori per i norvegesi poveri. L'Africa lancia una campagna internet senza precedenti: l'associazione Radi-Aid ha invitato gli africani a donare radiatori ai norvegesi poveri che soffrono di freddo. Durante il video si mostra il rigido clima norvegese e, dall'altra parte, l'Africa soleggiata e calda, con centinaia di radiatori inutilizzati da inviare ai bambini poveri norvegesi. Obiettivo di Raid-Aid è mostrare che "nei paesi africani ci sono anche molti sviluppi positivi e desideriamo che questo si sappia" spiegano i promotori.