Non temo le streghe, ma le chiacchiere
Dalla visita di papa Francesco alla parrocchia di Santa Maddalena di Canossa, nella Borgata Ottavia, Roma.
Quando Sara mi ha fatto la domanda “di cosa hai paura?”, ho risposto “Io ho paura delle streghe”. Ma le streghe non esistono e non fanno paura. Le streghe non hanno alcun potere. Sono una bugia. Invece, mi spaventa quando una persona è cattiva. La malvagità della gente mi fa paura.
Tutti abbiamo il seme della cattiveria dentro, ma quando una persona sceglie di essere cattiva mi spaventa perché può fare tanto male, in famiglia, sul posto di lavoro, anche in Vaticano quando c’è il chiacchieraggio. Avete sentito cosa fanno i terroristi. Buttano una bomba e scappano.
Le chiacchiere sono così. Una bomba e scappare via. Distruggono tutto, soprattutto il cuore. Questo è fare la strega, questo è essere un terrorista.
Qualcuno ha chiesto se mi piace guardarti in tv. La tv mi fa brutto. Ti cambia la faccia. Non ti vedi come sei. È una stupidaggine perdere tempo per guardarsi in tv.
Non si studia per fare il Papa... Né si paga per diventarlo. È Papa colui che Dio vuole. Gesù sceglie in ogni tempo chi vuole e anch’io sono stato scelto. Mi piace fare il Papa e mi piaceva quando ero parroco e rettore… Tutto ciò che il Signore ti chiede è bello: amare, creare una comunità d’amore in cui tutti si vogliono bene.
E questo lo devono fare tutti. La pace si comincia in famiglia e con i compagni di scuola.
Il dialogo col telefonino è virtuale, liquido, non è concreto e non consente l’apostolato dell’orecchio, di cui oggi c’è più che mai bisogno poiché la mancanza di ascolto è una delle malattie attuali più brutte. Spesso, si vede a tavola una famiglia, ognuno col proprio telefonino. Tutti parlano, ma fuori, tra loro non dialogano.
Sbloccate le orecchie! Al primo posto c’è il cuore e poi la parola.