Nepal: emergenza terremoto
Le immagini del grave disastro Himalayano del 25 aprile scorso ci hanno sconvolto. In Nepal non ci sono saveriani, ma sono tante le persone e le associazioni che, in collaborazione con i missionari, portano avanti progetti per lo sviluppo sociale e umano della popolazione nepalese. Specialmente mons. Anthony Sharma, primo vescovo cattolico del Nepal, e l’attuale vescovo mons. Paul Simick hanno a cuore l’assistenza dei feriti e dei senza-tetto, specialmente attraverso la Caritas, e pensano al futuro della nazione da riparare e ricostruire.
La maggiore preoccupazione è per le numerose comunità dei villaggi sparsi tra i monti, completamente isolate e lontane dalla capitale Kathmandu, dove sono concentrati gli aiuti d’emergenza e dove si concentrerà anche l’attività di ricostruzione abitativa e culturale. In varie comunità si può arrivare solo dopo due-tre giorni di cammino a piedi…
Anche noi vogliamo dare un piccolo contributo, soprattutto per aiutare e appoggiare le famiglie colpite nei remoti villaggi nepalesi, nella ricostruzione delle abitazioni e delle attività lavorative (agricoltura e piccoli allevamenti), nella riparazione delle scuole e delle chiese.
Per contribuire, si può utilizzare una delle tre possibilità scritte a fianco:
- il C/cp che arriva con la rivista,
- l’IBAN della Procura delle Missioni Saveriane
- e, per chi richiede la detraibilità, l’IBAN della Onlus, con la causale “Terremoto Nepal”.