Natale in Africa: Un amore senza misura, Benedizione in famiglia
Carissimi, si avvicinano i giorni del Natale. Giorni di festa, che ci ricordano il sorriso di Dio nel Bimbo Gesù. E ci assicurano: "Dio non si è dimenticato degli uomini". Festa della vita che appare, festa della famiglia che accoglie. È così anche qui in Camerun, dove vivo la missione.
È festa anche di tutti i nuovi venuti..., compresi quelli che non erano attesi, che sembrano tanto distanti dalla nostra sensibilità e abitudini e che sembrano venire a disturbarci. Non sono un "peso"; sono sempre un "dono", qualunque sia il vento che li ha portati.
Festa dunque della vita che cresce, si rinnova e moltiplica nelle nostre mani, se sappiamo accoglierla, riconoscenti, dalle mani di Dio.
Il dolore e la gioia in famiglia
Ho visitato una famiglia di Djinga, che soffriva perché aveva appena perso un bimbo a causa di un aborto spontaneo. Hanno chiesto una benedizione, che riportasse la serenità in casa. I parenti addossavano sui poveri genitori chissà quali colpe e superstizioni, come spesso avviene, in questi casi, nella "grande famiglia africana".
Mentre attendevo il babbo che tornava dal lavoro, il bimbo piccolo, che mi aveva accolto con grida di gioia, è andato a prendere il sillabario del fratello più grande e mi mostrava con orgoglio, che anche lui aveva imparato a leggere, riconoscendo le figure del libro. Ho visto negli occhi e nel sorriso della mamma la fierezza di vederlo sano, sveglio, intelligente e desideroso di mostrare le sue capacità.
E ho capito, ricordando i miei genitori, come si dimenticano in questi momenti i sacrifici e le privazioni, per amore dei figli. Capisco meglio, in questi contesti, che non bisogna vivere di "egoismi" e di "paure"; che non dobbiamo lasciarci condizionare dai limiti delle situazioni quotidiane, per guardare lontano e avere fiducia.
Dio cresce con noi...
Come è bello qui in Africa vedere le maree di bambini che invadono le scuole e gli spazi della parrocchia missionaria! Come è bello vedere negli sguardi luminosi dei genitori, che pure vivono situazioni difficili, la gioia di ricevere quanti figli Dio vorrà affidare loro, nella profonda convinzione che Dio, che dona, non li lascerà soli.
Dio mostra in Gesù la sua tenerezza facendosi piccolo, bisognoso di tutto, incapace di parlare e affidandosi a noi. E Dio cresce con noi e in noi, con la lentezza del tempo, in età, in sapienza e in grazia. È l'augurio che faccio anche alle vostre famiglie in questo bel periodo, che ci stringe gli uni agli altri e ci dà il gusto di amare e di essere amati "gratuitamente", cioè senza condizioni e senza misura. Che bello!