Si è tenuto nella chiesa di San Cristo a Brescia, sabato 6 maggio, il Convegno 2023 della rivista saveriana “Missione Oggi” che aveva per tema “La via sinodale: una sfida per la riforma missionaria della Chiesa”. Il vescovo di Brescia, mons. Pierantonio Tremolada, ha inviato il suo saluto ai partecipanti tramite don Carlo Tartari, vicario episcopale per la pastorale e i laici, mentre il sindaco di Brescia, Laura Castelletti, lo ha fatto tramite l’ex Presidente del Consiglio Comunale, Roberto Cammarata.
Ha introdotto la giornata il direttore di “Missione Oggi”, p. Mario Menin, ricordando che nel 2023 la rivista “Missione Oggi” compie 120 anni, spesi al servizio dell’informazione missionaria e dell’attualità religiosa. Ha poi sottolineato come “la via sinodale” sia la sfida lanciata da papa Francesco alla vita della Chiesa oggi, sfida che deriva dal Concilio Vaticano II, spesso dimenticato, e dalla sua personale esperienza in America latina. Franco Ferrari, del gruppo redazionale, ha messo l’accento sulla necessità di recuperare i ritardi della Chiesa rispetto ai segni dei tempi, rilevando come il processo sinodale stia risvegliando molte energie e molte attese.
Il teologo laico Rafael Luciani, docente all’Università Cattolica di Caracas (Venezuela) e al Boston College (Usa), ha insistito sulla nuova dimensione costitutiva della Chiesa, sulla radicale uguaglianza e dignità del Popolo di Dio che la via sinodale introduce, e sull’importanza di abbandonare le strutture obsolete che non consentono più la trasmissione della fede. La teologa laica Serena Noceti, docente all’ISSR della Toscana, ha richiamato l’elemento di radicale novità introdotto dal Concilio Vaticano II, la parola delle donne, che implica una nuova teologia dei ministeri, come il diaconato femminile, possibile e necessario (esisteva fino al VII sec.).
Ha preso quindi la parola il card. Mario Grech, segretario generale del Sinodo dei vescovi, che si è soffermato sullo stretto legame esistente tra sinodalità e missione. “Il cammino sinodale - ha affermato - non è che il proseguimento dell’intento programmatico del pontificato di papa Francesco. La riforma sinodale e la riforma missionaria della Chiesa sono la stessa cosa”. “Le parole chiave da tenere a mente - ha proseguito - sono inclusione (la Chiesa deve essere inclusiva), decentramento (la Chiesa deve essere meno centralizzata, attenta alle culture locali e all’intercultura), partecipazione (la vita della Chiesa si realizza attraverso tutti i battezzati)”.
Mauro Castagnaro, del gruppo redazionale, ha illustrato con vari esempi l’enorme patrimonio di esperienze che le Chiese latino americane portano in dote alla riforma sinodale della Chiesa universale, a partire dalle Comunità ecclesiali di base, al Popolo di Dio come Chiesa dei poveri, alla collegialità episcopale.
Sr. Eliana Zanoletti, madre canossiana ed esperta di catechesi, e don Giacomo Canobbio, teologo, hanno tratto le conclusioni dell’incontro, invitando, rispettivamente, a non sottovalutare quella parte della Chiesa che non condivide questo percorso, e a ricordare che l’obiettivo è la missione, la forma è la riforma, la via sinodale lo strumento.
