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Missione e preghiera, La vita è sempre un miracolo

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Sbocciata dall'amore creativo di Dio, la vita non poteva essere che luce e gioia. Tuttavia il mistero del male e lo scandalo del peccato hanno gettato un'ombra così oscura su tutte le creature belle e buone, che spesso l'uomo si trova a fare esperienza di tristezza e angoscia.

Per quanto la nostra vita possa essere immersa nell'oscurità, alla scuola della Parola di Dio e dei nostri padri nella fede, possiamo di nuovo apprendere il miracolo che ci fa unici. Ogni uomo che viene al mondo, infatti, porta in sé una sigla segreta che racchiude il progetto di Dio su di lui. Tale progetto ha il sigillo dello Spirito Santo e si realizza proprio sotto la sua azione creatrice e santificatrice, come manifestazione dell'amore infinito di Dio. Ogni umana creatura è quindi un mistero che esige riverenza e suscita ammirazione.

L'esempio di Abramo

La Genesi (cap. 12) ci offre, in proposito, una pagina luminosa: Dio chiama Abramo: "Esci dalla tua terra!...". Lascia tutto quello che hai; lascia anche te stesso, il tuo modo di sentire e di pensare, i tuoi progetti, le tue comodità... Lascia tutto e segui la voce che ti chiama ad andare oltre te stesso, nel mistero di Dio.

Fidandosi di Dio, Abramo parte verso l'ignoto. Con la forza della fede, cammina nella notte verso l'aurora. Saldo nella speranza, acconsente anche a salire sul "monte dell'olocausto" per immolare a Dio il figlio della promessa (cf. Gen 22). Per questa sua grandissima fede, Abramo è considerato padre dei credenti, esempio da imitare: ognuno ha il suo "Isacco", cui mai vorrebbe rinunciare...

La fede è come la luce

Secoli dopo, una stella sorge nel cielo d'oriente: per essa i magi - i "lontani" dalla fede - "provano una grandissima gioia". Seguendo la sua luce, vengono infatti alla Luce. Dopo lunghi anni di attesa orante, l'anziano Simeone stringe tra le braccia il bambino Gesù: ed ecco, dal suo cuore sgorga il cantico di ringraziamento a Colui che è la Luce, venuta a illuminare le genti. Molti ciechi incontrano Gesù che passa accanto alla strada dove essi siedono a mendicare e, credendo in lui, rihanno in dono la vista, luce per gli occhi e gioia per i cuori.

Per noi oggi, la Parola di Dio è come un firmamento di stelle che splendono agli occhi del nostro cuore, se ci apriamo all'ascolto e quindi al dono della fede.

La fede è la più alta e nobile espressione della persona umana; atto umile e insieme audace, ci fa trascendere la realtà presente e ci apre la porta della speranza su un futuro di eterna beatitudine.

Perché credere in Dio, fonte della vita e dell'amore, è partecipare a una fecondità smisurata e ricevere una gioia che nessuno può togliere e nulla può turbare.



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