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Le parole sostanziose di Angin

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Angelo Salvadori saliva al cielo il 23 luglio scorso, mentre il figlio p. Roberto si trovava a Panzi, in Congo RD. Pubblichiamo il ricordo che Roberto ha fatto arrivare per la Celebrazione funebre. È una testimonianza, a suo modo, di cosa significhi essere famiglia missionaria, in questo mese dedicato proprio alla missione.

Ciao papà Angelo (Angin)! Dal lontano Congo, dalla parrocchia di Panzi dove, come sai, mi trovo da oltre 5 anni, ti giunga il mio saluto, il mio abbraccio, il mio arrivederci. Ti ricordo con grande amore e ti dico “grazie” per averti avuto come papà, per tutto ciò che mi hai insegnato fin da piccolo e che sempre porterò con me! Insieme a mamma Bertilla, avete costituito la nostra famiglia: Ornella, io, Valter, Davide e Marco.

Da sempre ci avete voluto bene e ci avete trasmesso cosa significhi, amore, impegno, sacrificio e responsabilità. Grazie di cuore. Ora so che lassù hai ritrovato la tua sposa, la tua moretta, nostra mamma. E da lassù, continuate a vegliare su di noi! Sapervi di nuovo insieme ci dà conforto e consolazione.

Angin, la cazzuola più veloce del west! Quanta malta e quanti mattoni hai messo insieme, quante case hai costruito a Facca e nei paesi vicini. Pure nella chiesa che ti accoglie, da te tanto amata, hai lasciato il segno dei tuoi mattoni. Eri giovanissimo allora, insieme al compianto don Giovanni Della Valle. Fin da piccolino, assieme ai miei fratelli, ricordo che avevi l'abitudine di portarci al lavoro nei tuoi diversi cantieri. E qualcosa abbiamo imparato, soprattutto Valter…

Sei tu che mi hai accompagnato per la prima volta allo stadio di Vicenza a vedere il grande Lanerossi contro la Juventus. Che emozione! E da lì, sicuramente, è nata in me la passione per il calcio. Hai fatto per tanti anni il presidente del Facca Calcio...

Ricordo ancora il tuo volto quando, appena undicenne, per la prima volta il Facca ha vinto il torneo dei borghi. Avevo segnato il gol della vittoria e tu, sorridendo e orgoglioso, eri là.

Di poche parole, ma molto sostanziose ed efficaci, hai lavorato duramente finché hai potuto. Eri contento e realizzato nel tuo lavoro. Quante volte, tornato a casa, già stanco ti mettevi a vangare l'orticello per piantare qualcosa…

Hai voluto e amato la nostra famiglia, che hai sempre protetto, aiutato e sostenuto, anche nei momenti piu difficili. Eri fiero e lo sei ancora, di tutti noi, e lasciatelo dire: anche noi siamo stati e saremo fieri di te.

Grazie per la tua fede! Impossible per te non esserci alla Messa della domenica. Uomo di fede semplice, costante e perseverante, tutto quello che facevi lo affidavi a Dio. Negli ultimi anni eri anche nel coro degli adulti! Pure la vecchiaia, l'hai vissuta bene. Hai accolto con trepidazione la morte di mamma Bertilla più di 10 anni fa. Senza lamentarti, hai vissuto gli ultimi anni, anche nella sofferenza, ma con grande spirito di abbandono.

Hai amato i tuoi nipoti Riccardo e Francesco. E con loro ti sei divertito e ringiovanito. Ti sei lasciato coccolare da Ornella, Valter, Davide e Marco, contento di condividere con loro un po’ del tuo tempo, sempre con gioia e un buon bicchiere di vino! Grazie a te e alla mamma per avermi fatto seguire, fin da piccolino, la strada missionaria

Grazie per avermi accompagnato, sostenuto e incoraggiato sempre. Negli ultimi anni, ad ogni ripartenza per la missione, al momento del saluto un nodo mi saliva in gola e nel cuore. Ognuno pensava nel suo cuore che, forse, sarebbe stato l'ultimo abbraccio. Grazie anche di questo e un grazie ai miei carissimi fratelli per tutto ciò che hanno fatto per te in questi anni.

A Panzi, alla notizia della tua morte, tutta la parrocchia si è unita a me e per diversi giorni sono venuti a consolarmi, pregare e cantare per te: bambini, giovani, papà, mamme e tanti nonni come te. Desidero ringraziare la famiglia saveriana che, da tutte le parti del mondo, si sono fatti vicini, in particolare i confratelli saveriani che sono lì, p. Nicola Colasuonno in particolare, il mio parroco qui a Panzi.

Il 22 giugno ho celebrato i miei primi 25 anni di sacerdozio. Grazie per avermi accompagnato insieme a mamma e a tutta la famiglia in questa chiesa, per l'ordinazione presbiterale e per la prima Messa! In questo luogo santo ti diciamo arrivederci. In paradiso, insieme a mamma Bertilla, contempla il volto di Dio e godi della sua presenza per sempre.



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