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La schiena delle persone, Una bella distrazione in chiesa

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Chissà quante volte avrete visto, nelle riviste missionarie, fotografie di bambini con i genitori. In Italia preferiamo portare i bambini tra le braccia. In Asia e in Africa li portano legati alla schiena. È un’usanza molto diffusa, dal Giappone al Tibet, dal Ciad al Sudafrica. Questa tecnica permette alla mamma di svolgere il suo lavoro mentre accudisce il bambino che, attraverso la schiena della madre, percepisce tutti i piccoli movimenti della mamma indaffarata, avvertendone il calore e l’affetto.

Un proverbio orientale dice che il libro migliore per l’educazione e la crescita dei piccoli è la schiena dei genitori. A questo punto, qualsiasi occidentale pragmatico chiederà come si può imparare da una persona osservando la sua schiena...

La schiena di tutta una vita

Quand’ero in Giappone, un giorno ho incontrato un uomo non molto anziano. Durante la conversazione, gli ho chiesto che lavoro facesse. “Faccio il “santsuke”, mi ha risposto. È una parola intraducibile, anche perché in Italia questo tipo di lavoro non esiste. Tutti sanno, forse, che i giapponesi amano frequentare i bagni pubblici con acque termali in continuo movimento per rilassare il corpo. Il lavoro del santsuke consiste nel gettare secchi d’acqua sulla schiena delle persone che, dopo essersi insaponate, vogliono togliersi di dosso il sapone prima di entrare nelle vasche termali. Se richiesto, il santsuke strofina e lava lui stesso la schiena del cliente.

Questa persona mi ha spiegato che svolgeva il suo lavoro quasi come un rito, come la pratica ascetica di un monaco. Mi raccontava che, osservando la schiena delle persone, aveva imparato parecchie cose. Secondo lui, la schiena conserva la storia di una vita intera. Una schiena curva, sofferente, segnata dagli anni, dalla fatica, dalle tensioni, dagli sforzi, è un libro che insegna e che educa più di quanto non si immagini.

È lecito distrarsi...

Pensandoci bene, questo stesso libro noi ce l’abbiamo in chiesa. Qui in casa madre dei saveriani, come in ogni chiesa. Forse non ci abbiamo mai fatto caso o l’abbiamo trascurato, come si fa con certi libri vecchi. Seduti sui banchi di chiesa, noi evidentemente guardiamo verso l’altare e stiamo attenti alla liturgia che si celebra.

E se qualche volta osservassimo la schiena delle persone che ci stanno davanti? Sarà una distrazione! Ma sono anche un libro aperto davanti a noi. Se letto attentamente, forse può aiutarci a capire meglio anche la liturgia, la parola di Dio, la vita dell’uomo...



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